"Un consiglio costruttivo che ha buttato lo sguardo avanti, senza recriminazioni ma con spirito di collaborazione verso il 2022".
Sono le parole, al termine del lungo Consiglio del Palio in presenza, del sindaco di Asti, Maurizio Rasero.
80 minuti a braccio
In tre ore di Consiglio, 80 minuti a braccio del primo cittadino che ha nuovamente spiegato le motivazioni sull'annullamento della corsa, dopo le polemiche delle scorse settimane e il desiderio dei rettori di correre in qualche modo.
"Un confronto disteso, in cui è emersa la volontà di collaborare, mettendo sul piatto le reciproche posizioni di delusioni e responsabilità", spiega ancora Rasero, che più volte durante la chiacchierata post consiglio, tira fuori la parola 'collaborazione'.
Il Consiglio è obsoleto, l'Ente avrebbe potuto organizzare la corsa
"Il Consiglio del Palio è obsoleto - rimarca - è il Comune che investe e che quindi dovrebbe decidere. Sono 20 anni che si parla di un Ente Palio e i tempi sono maturi. L'Ente forse avrebbe potuto organizzare la corsa. Ma sono aperti i contributi di tutti".
E per arrivare alla costituzione di questo soggetto ci saranno diversi incontri anche ravvicinati. Quello che ipotizza il sindaco è un soggetto specializzato in eventi, guardando anche a quello che succede in altre regioni. "Non guardo la provenienza della proposta, ci troveremo spesso per ragionare su chi organizzerà il prossimo Palio".
Si corre il Palio a luglio e a settembre?
L'ipotesi è correre un doppio Palio nel 2022, a luglio e a settembre, ma senza, ovviamente, raddoppiare i costi. "Immagino un Palio straordinario, ma organizzato in modo che non si creino problemi a viabilità, commercianti e ambulanti".
Dai rettori nessun commento.