In serata presso l’unione industriale di Asti si è interrotta la trattativa sulla vertenza Util di Villanova d’Asti, nonostante il passo in avanti fatto nella giornata di ieri che ha portato ad una riduzione degli esuberi da 90 a 60 unità le parti rimangono distanti sia sul periodo di utilizzo dell’ammortizzatore sociali sia sulle esternalizzazioni di alcune lavorazioni dello stabilimento.
Lo rendono noto le segreterie provinciali di Fim Cisl e Fiom Cgil di Asti.
"Il progetto di rilancio produttivo, così definito da loro, oltre la riduzione del personale non può prevedere esternalizzazioni di lavorazioni e dei lavoratori coinvolti. Per noi - spiegano i segretari - è fondamentale la presentazione di un piano industriale che dia prospettive allo stabilimento e certezze occupazionali. C’è necessità di utilizzo di tutti gli ammortizzatori sociali ancora a disposizione compresa la formazione dei lavoratori per un eventuale riqualificazione professionale".
A partire da domani i lavoratori e le lavoratrici della Util incroceranno le braccia con 8 ore di sciopero con presidio davanti allo stabilimento.
"Serve urgentemente l’apertura di un tavolo istituzionale che porti ad una soluzione della vertenza nell’interesse di tutte le parti".