Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust, per chi non ne avesse ancora letto, è spunto di denominazione per una serie di itinerari turistici e di scoperta territoriale, itinerari di Recherche. Nel suo mastodontico romanzo il ricordare è creare e lo stesso è tra le nostre colline grazie a tanti giovani agricoltori, allevatori, apicoltori, casari e così via. In comune il ritorno alla terra, riprendendo competenze antiche sommate a nuove scelte di vita, visioni e strumenti moderni, il meglio del passato ritrovato da teste vivaci e colte nel ricercare e difendere tradizioni, oggi sempre più valori fondanti.
Siamo arrivati ad accennare il quarto itinerario che si sviluppa tra cinque borghi del Nord Astigiano: Baldichieri d’Asti, Villafranca d’Asti, Cortandone, Camerano Casasco e Passerano Marmorito. Cinque incontri di piacere, fattibili volendo in giornata o, molto meglio, in un prossimo fine settimana. Quasi fossimo ancora in vacanza.
Partiamo allora dal più vicino al capoluogo, Baldichieri d’Asti. Vigneti, prati, boschi e un paese ricco di rilevanze storiche, artistiche e umane. Poco fuori, il giovanissimo da conoscere è Luca, allevatore di maiali neri allo stato semi brado, da cui ottiene salumi da urlo, tra cui un prosciutto cotto spettacolare, dal metodo produttivo e sapore che arrivano da lontano. Si prosegue con Villafranca d’Asti, affascinante villanova nata nella seconda metà del ‘200 ad opera di Asti per difendere la via del commercio verso Torino e la Francia. Girare il suo centro storico è un piacere, così come lasciarsi inebriare dai racconti e dai prodotti di Paolo e Micaela che da qualche anno si sono lasciarti alle spalle l’architettura lui e il mondo bancario lei, per dedicarsi al sogno di vivere con la terra, ritrovando l’antica coltura dello zafferano. Pochi chilometri ed eccoci a Cortandone, punto di partenza di sentieri e percorsi naturalistici e punto d’arrivo di Alberto. Da attore in diverse note sitcom e film ad apicoltore, entusiasta nel vivere a contatto con la natura lontano da stress e ritmi frenetici. E ancora, Camerano Casasco. Riserva naturale a due passi, castello, florilegi unici di stucchi seicenteschi, un po’ di bel Romanico e le api di Paulin. Giovane imprenditore con la passione per la natura e la consapevolezza del ruolo focale che le api rivestono per l’intero ecosistema. Si chiude a Passerano Marmorito. Due paesi uniti in un solo Comune e tre castelli, da quello imponente dei Radicati, con tanto di Zecca cinquecentesca, all’antico mastio di Schierano fino al castello di Primeglio. Tra un borgo e l’altro, tra un castello e l’altro, il ritorno di Davide a coltivare i terreni dei nonni. Orticoltore per passione e tradizione, assolutamente da conoscere.
Anche questo itinerario sono convinto vi consoliderà la certezza che l’Astigiano è bellissimo, che è pieno di prodotti eccezionali, di tradizioni e giovani convinti e felici dell’aver ritrovato sani rapporti con natura, animali, terra e territorio. Dovreste uscirne nuovamente con qualche chilo di piacere nel bagagliaio e con la voglia di continuare la vostra recherche, che una mano si continua ad offrirla con gli ultimi posti e giovani, qui giovedì prossimo.