Attuare un’iniziativa di effettiva inclusione sociale, formando qui sul territorio artigiani che, una volta terminate le 400 ore previste dal corso, possano tornare nel loro Paese e lì insegnare a loro volta a loro connazionali le tecniche della falegnameria artigianale.
E’ l’ambizioso obiettivo che si pone il progetto, sviluppato da un’idea che Isabelle Kela Dehe – mamma di Giovanni e Moise Kean, giovane calciatore cresciuto ad Asti e ora in forza alla Juventus e membro della Nazionale Italiana Calcio – aveva manifestato all’assessore ai Servizi Sociali Mariangela Cotto esprimendo il desiderio di realizzare qualcosa di concreto per aiutare i propri connazionali, in particolare i più giovani, della Costa d’Avorio.
Un progetto di cooperazione decentrata accolto positivamente dalla Regione Piemonte, questa mattina rappresentata in conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa dall’assessore Maurizio Marrone, che lo ha finanziato con 32.000 euro concessi nell’ambito di uno specifico bando.
“Questo progetto – ha affermato Marrone – sposa a pieno la mentalità non assistenziale che anima le iniziative di cooperazione attuate dalla Regione. Siamo fermamente convinti, infatti, che supportare in quei territori un continente ricco di risorse qual è l’Africa sia la strada giusta da percorrere”.
“Quando Isabelle mi ha parlato della sua idea – ha aggiunto l’assessore Mariangela Cotto – mi ha subito precisato che ci sono tante risorse ma carenza di istruzione ed è proprio su quel fronte che si va ad inserire questo progetto. Che, anziché fare mero assistenzialismo, si svilupperà nell’ottica di formare ragazzi in un percorso di crescita e di cooperazione decentrata”.
“E’ molto importante – ha aggiunto il sindaco Maurizio Rasero – che questa iniziativa non resti una tantum, ma si sviluppi nel tempo dando origine a un progetto importante dal punto di vita dell’inclusione, per riuscire a riempire un vuoto”.
“Sono molto emozionata – ha esordito la signora Kela Dehe – perché questo progetto è la realizzazione di un mio sogno. Sono stata un’immigrata, quindi so bene cosa vuol dire allontanarsi dalla propria famiglia in cerca di miglior vita: impossibile dimenticarsi di chi si è lasciato là. Con questa iniziativa, vogliamo togliere dei ragazzi, spesso orfani, dalle strade”.
L’iniziativa si svilupperà materialmente con il supporto dell’associazione “Arti e Mastri” di Montegrosso, composta da un’ottantina di volontari, in gran parte artigiani in pensione, che formeranno 4-5 ragazzi insegnando loro a lavorare il legno su macchinari appositamente acquistati e che, una volta terminato il percorso formativo, partiranno insieme agli allievi in Costa d’Avorio.
Dove verranno impiegati presso un capannone, messo a disposizione dal governo regionale, intervenuto con alcuni rappresentanti collegati via web alla conferenza di stamattina, per formare nuovi futuri falegnami. E’ altresì previsto che i ricavati degli oggetti prodotti vengano reinvestiti per contribuire a supportare le associazioni locali che assistono i molti orfani del Paese.
“Con questo progetto – ha chiosato l’assessore Cotto, con un chiaro richiamo alla professione del celebre figlio della signora Kela Dehe – diamo un calcio all’indifferenza”. Affermazione seguita, poco dopo, dalla distribuzione ai relatori presenti di palloni da calcio brandizzati Juventus e firmati da Moise Kean che, per tramite della madre, ha anche donato una sua maglia all’assessore Marrone.