Studenti meritevoli e attaccati al loro territorio quelli che hanno partecipato al Premio Bordone, istituito dalla Società di Studi Astesi per ricordare il professor Renato Bordone (1948-2011), già ordinario di Storia Medievale dell’università di Torino, un innovatore della medievistica europea, autore di oltre duecento pubblicazioni, per anni presidente della Biblioteca Astense e socio fondatore della Società di Studi Astesi.
Oggi le premiazioni
Oggi pomeriggio, nella sala ipogea delle sede della Banca di Asti si è tenuta la consegna dei premi 2020, riservati alle tesi di diploma universitario, di laurea vecchio ordinamento, di dottorato di ricerca, di diploma di scuola di specializzazione e per tesi di nuovo ordinamento di primo e secondo livello, relative alla storia di Asti e del suo territorio in ogni suo aspetto. Tutte le tesi presentate verranno depositate presso la Biblioteca Astense, a disposizione degli studiosi.
È stato Pippo Sacco, presidente della Società di Studi Astesi, ad annunciare il nome dei vincitori del premio secondo quanto ha stabilito la commissione giudicatrice composta da Patrizia Gerbi Bordone, Ezio Claudio Pia e Mario Renosio.
Capire la nostra vocazione
Sono stati premiati in tre (un assente) e il primo premio da 1000 euro è stato diviso tra Graziella Di Matteo per le 'Ricerche storico giuridiche sul giurista Pietrino Belli' e Valentina Petrini con 'Dante e il linguaggio di questo popolo son tutta la mia cura: per una bibliografia ragionata di Giambattista Giuliani'.
Menzione speciale per Enrica Biglia con il 'Profilo di Asti nei secoli del Grand Tour' e per Silvia Bertone con 'Fondo della famiglia Roero di Cortanze presso l’archivio storico di Asti. Progetto di valorizzazione del patrimonio fotografico relativo alla vita e alla carriera militare del Marchese Giuseppe Adolfo Roero di Cortanze'.
"Grazie per il lavoro che svolgete. Un gruppo di storici e ricercatori che ha a cuore il nostro territorio da sempre, per evitare di dimenticare le nostre bellezze e la nostra storia bellissima, oltre che ricordare il nostro Renato Bordone - ha rimarcato il sindaco di Asti, Maurizio Rasero -. Dati tutti gli approfondimenti di questi anni, le istituzioni locali sarebbero particolarmente aiutate se si decidesse di approfondire tutti insieme il discorso tra Astigiano, Monferrato ecc., per cui c’è tanta confusione oggi. Capire una volta per tutte la nostra vocazione è come vogliamo presentarci al mondo".
I complimenti anche dal presidente della Provincia di Asti, Paolo Lanfranco: "Anche io sento attuale il tema toccato dal sindaco sull’identità astigiana. Spero che questo progetto possa trovare nuova sensibilità anche tra le persone giovani".





