Cultura e tempo libero - 23 dicembre 2021, 13:00

Vacanze nell’Astigiano a favore di bianco

Con le festività natalizie, l’invito a dedicare tempo ad emozionarsi tra le bellezze dell’Astigiano, magnificamente arricchite dalle cromie invernali

Il castello di Montegrosso (Ph. Enzo Isaia)

Il castello di Montegrosso (Ph. Enzo Isaia)

Sì, lo so, a favore di bianco, apparentemente, vuol dire poco. Mi piace però nel suo ricordare a favore di vento, il massimo per un velista, così come trovo sia il massimo girare tra borghi e colline dell’Astigiano, emozionandosi con la luce e i colori tipici dell’inverno. Se poi, come negli scorsi giorni, ci aiuta anche qualche fiocco di neve, l’estetica di molti dei nostri posti bellissimi cambia così tanto da divenire spettacolo. Spettacolo da non perdere e da ricordare, magari anche con qualche foto, come quelle di Enzo Isaia, a sontuoso corredo dell’articolo.

Forse mi attrae per la netta e naturale differenza da poco fa. Dopo tutti i verdi del mondo ci eravamo appena abituati ai caldi colori autunnali e di botto eccoci immersi nel bianco. Nulla di strano, anzi banale accennarne, ma mi piace, sono io a scriverne e credo proprio che dedicare qualche ora o giorno a girare tra il tanto bello che ci circonda sia la migliore delle vacanze, anche e specialmente invernali.

L’eco delle immagini di Enzo mi porta allora a suggerire due occasioni d’estetica e piacere, due gite imperdibili. Le opzioni sono infinite e la scelta di consigliarne solo due sarebbe stata difficilissima, ma, grazie ancora una volta ad Enzo, la scelta è stata immediata: l’aveva già fatta lui.

Cominciamo dal Nord Astigiano dove, come ben saprete, una selva di chiese romaniche e di antichi castelli si alternano a selve vere e proprie, ad una natura ancora sufficientemente integra da definirla rigogliosa, oasi terapeutica per anima e corpo. Tra le grandiose espressioni del Romanico Astigiano un grande classico è la chiesa dei Santi Nazario e Celso di Montechiaro d’Asti (quella nella foto principale). Sicuramente una delle più rappresentative e affascinanti. Edificata intorno alla seconda metà dell’XI secolo, si erge solitaria su un poggio a mezza costa con la sua complessa tessitura muraria in cui l’alternanza dei blocchi perlacei di arenaria al rosso vivo dei mattoni crea preziosi ricami. Bellissima. Ora ancora di più, circondata da nulla e da tanto.

Secondo obiettivo e scatto a Montegrosso d’Asti. Il suo piacevole centro storico è in cima ad un collinare che esalta il castello, imponente per mole e per le due alte torri che ne costituivano valida difesa, e l’importante, caratteristica cupola della parrocchiale dei Santi Secondo e Matteo. Così come Montechiaro d’Asti, è una delle undici villenove Astesane, una di quelle definibili precoci, sorte a cavaliere di XII e XIII secolo durante l’originale spinta espansiva di Asti. Oggi affascinante borgo disposto ad anfiteatro tra due speroni collinari in una delle zone più vinicole dell’Astigiano. Una volta la sopra, fatevi prendere dalla vista sulle sue colline vitate e dall’impressione di un mare senza fine che occupa orizzonte e cuore.

Fatevi prendere dal favore di bianco, per risalire in macchina carichi della voglia di continuare.

Davide Palazzetti

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