“Permane un grave ritardo nelle vaccinazioni della popolazione studentesca, sia studenti sia operatori scolastici. Lo confermano i dati relativi alla progressione della campagna vaccinale aggiornati al 12/1. Solo il 34% dei bambini tra 5 e 11 anni, che hanno fatto la preadesione, ha ricevuto la prima dose. Le terze dosi sulla fascia 12-15 sono praticamente assenti", attacca la consigliera regionale Monica CANALIS (Pd).
"Senza dimenticare che più di 27.000 operatori scolastici devono ancora ricevere la terza dose. Il secondo punto debole evidente è quello degli ultra ottantenni. Il 12% di chi ha fatto la seconda dose non ha ancora ricevuto la terza, mentre ben il 37% degli over 80 non trasportabili non ha ricevuto la terza dose. Perché il sistema di convocazione ideato dalla Regione non dà la precedenza a queste fasce di popolazione prioritarie? Perché non si accelera sul mondo della scuola e sugli anziani?”.
Canalis poi aggiunge: “È davvero ingiustificabile il fatto che la Regione Piemonte continui a non accogliere l’offerta di aiuto del Terzo settore (Auser, Anteas e Ada), che consentirebbe di velocizzare moltissimo le vaccinazioni domiciliari dei cittadini non trasportabili. Una buona notizia però c’è: nel giro di una settimana la popolazione piemontese over 50 che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è passata dall’8,1% al 7,4%. Evidentemente grazie ai nuovi provvedimenti del Governo Draghi qualcosa si muove”.
“Alcune Regioni stanno destinando apposite risorse per contrastare gli effetti che l’emergenza pandemica sta generando anche sulla salute mentale dei cittadini. Ad esempio, il Lazio ha istituito un fondo dedicato all’accesso alle cure per la salute mentale e la prevenzione del disagio psichico rivolto in primo luogo ai giovani e alle fasce più fragili della popolazione. Chiediamo alla Regione Piemonte di introdurre misure analoghe nel bilancio regionale 2022”. Lo chiede il consigliere regionale Alberto AVETTA (Pd), che sull’argomento ha presentato un Question time che sarà discusso martedì prossimo.