Agricoltura - 19 gennaio 2022, 15:45

La peste suina africana non comporta alcun pericolo per l’uomo

Lo sottolinea l’Asl AT, rimarcando che sono stati rafforzati i controlli anche se non risultano casi nell’Astigiano

Cinghiali (foto d'archivio)

Per tramite di una nota stampa, l’Asl AT sottolinea che la peste suina africana – malattia che nelle ultime settimane ha interessato numerosi cinghiali selvatici nell’area a cavallo tra Piemonte e Liguria – al momento non riguarda direttamente il territorio astigiano, adiacente alla “zona infetta” (78 comuni in provincia di Alessandria e 36 tra Genova e Savona) in cui sono stati imposti precisi vincoli ad alcune attività.

Inoltre la malattia non si trasmette all’uomo, pertanto non comporta rischi per la salute delle persone anche in correlazione al consumo di carne, ma è spesso mortale per cinghiali e maiali e quindi può avere ripercussioni gravissime sugli allevamenti di suini e sul settore agroalimentare in genere.

I professionisti del Servizio Veterinario dell’Asl AT, che quotidianamente svolgono un ruolo essenziale nella prevenzione e nel campo della sicurezza alimentare in genere, stanno seguendo con estrema attenzione l’evolversi della situazione, rafforzando i controlli, monitorando puntualmente ogni segnalazione di capi potenzialmente infetti, verificando le misure di biosicurezza degli allevamenti posti nelle aree confinati alla zona infetta della Provincia di Alessandria.

Inoltre, su indicazione della Ministero della Salute e della Regione Piemonte, sono state adottate nuove procedure per la macellazione dei suini ad uso familiare: ogni seduta di macellazione a domicilio ad uso familiare deve essere sottoposta al controllo degli operatori del Servizio Veterinario, che dovranno essere preavvisati almeno 48 ore lavorative prima (mail: segrareab@asl.at.it; telefono: 0141/484020 o 0141/483526, contattabili dal lunedì al venerdì ore 8,15-12,30 e 13,30-15).

Redazione

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