Attualità - 27 gennaio 2022, 14:40

Cerimonie in Provincia e al cimitero ebraico in occasione della Giornata della Memoria [GALLERIA FOTOGRAFICA]

Sono state anche consegnate le Medaglie d'Onore alla memoria dei sopravvissuti alla shoah Luigi Boero, Leonardo Demetrio e Carlo Zoppegni

Galleria fotografica a cura di Merfephoto - Efremi Zanchettin

Galleria fotografica a cura di Merfephoto - Efremi Zanchettin

Questa mattina si è svolta, presso la Sala Consigliare della Provincia, la cerimonia istituzionale organizzata in occasione del Giorno della Memoria.

La cerimonia, alla quale hanno preso parte le massime Autorità provinciali nonché una rappresentanza di studenti astigiani, ha avuto inizio con la proiezione di una toccante testimonianza di Samuel Modiano, uno degli ultimi superstiti della Shoah. A seguire, è stata data lettura di una nota della dottoressa Maria De Benedetti, appartenente ad una delle più note famiglie ebraiche dell’astigiano, che per l’occasione ha voluto far pervenire una importante riflessione sul “coraggio di ricordare”.

Si sono quindi succeduti i saluti del presidente della Provincia Paolo Lanfranco e del sindaco di Asti Maurizio Rasero. Ha quindi preso la parola il prefetto Alfonso Terribile, che nel suo intervento ha sottolineato come “i ripetuti episodi di discriminazione e violenza, che ancora oggi continuano a verificarsi, rendono a noi tutti evidente quanto sia importante tenere alta l’attenzione contro ogni forma di emarginazione, lavorando per continuare a sostenere con forza i valori della libertà, del rispetto delle persone e della loro dignità".

Di particolare rilievo gli approfondimenti storici curati dalla dottoressa Nicoletta Fasano, ricercatrice dell’Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea in provincia di Asti, e del professore Edoardo Angelino, già insegnante di storia e filosofia, che hanno rispettivamente affrontato i temi dei meccanismi di esclusione delle diversità che hanno portato al genocidio e della memoria come motore di cittadinanza.

A corollario della manifestazione, il contributo offerto da alcuni studenti della classe 5C del Liceo Classico “Vittorio Alfieri” di Asti, accompagnati dalla docente Maria Rosa Poggio, che hanno preso parte alla commemorazione leggendo le toccanti testimonianze tratte dalle memorie di Enrica Jona, Carlo Lajolo, Eo Baussano, Gino Valenzano e Biagio Benzi, deportati astigiani sopravvissuti all’internamento nei lager nazisti.

Al termine della cerimonia, il prefetto, accompagnato dal sindaco di Asti, ha consegnato le Medaglie d’Onore concesse dal Presidente della Repubblica a Luigi Boero, Leonardo Demetrio e Carlo Zoppegni, tre cittadini astigiani, non più in vita, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. Le medaglie sono state materialmente ricevute da Carla Boero, figlia di Luigi; Domenica e Pasquale Demetrio, figli di Leonardo e Felice Zoppegni, figlio di Carlo.

Le fasi salienti della cerimonia sono state scandite da alcuni momenti di intrattenimento musicale brillantemente eseguiti dal Trio d’Archi composto da Aba Rubolino, Margherita Valente ed Enrica Mondo, che hanno eseguito, tra gli altri, i brani della tradizione ebraica “Dana, dana”, “Hava nagila” e “Gam, gam”.


L’OMAGGIO AL CIMITERO EBRAICO

In tarda mattinata, come documentato dalle immagini realizzate da Efrem Zanchettin, il sindaco Rasero ha partecipato alla commemorazione in memoria di Achille Jona, organizzata presso il cimitero ebraico dalla sezione astigiana dell’associazione Italia Israele, presieduta dall’ex primo cittadino Luigi Florio.

La Giornata della Memoria è stata celebrata dall’Associazione Italia Israele al cimitero ebraico di Asti, dove un cesto di ciclamini bianchi e rossi, i colori della città, è stato deposto sulla tomba di Achille Lino Jona, morto ventiquattrenne di tubercolosi nel dicembre 1942, dopo quattro anni di persecuzioni razziali e prima che i genitori e la sorella Enrica venissero tragicamente deportati ad Auschwitz.

Lino Jona era un giovane esemplare – ha detto il presidente dell’Associazione Luigi Floriodotato di una grande intelligenza e di un animo generoso, cui le leggi fasciste dapprima hanno reso problematico proseguire gli studi universitari, quindi l’hanno costretto a perdere il lavoro che da neo-ingegnere aveva ottenuto in un’azienda toscana". 

Florio ha ricordato come il giovane Jona fosse diventato un convinto sostenitore della rinascita dello Stato di Israele e vedesse nel progetto sionista l’unico valido modo per porre termine alle millenarie persecuzioni antiebraiche di cui la Shoah non ha rappresentato che l’espressione più tragica e “scientifica”.

Alla cerimonia è intervenuto il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, che ha ricordato i recenti casi di antisemitismo verificatisi anche in Italia e ha sottolineato l’importanza della memoria per evitare che fatti così bestiali e drammatici possano ripetersi.

Presenti anche l’assessore alla cultura del Comune di Asti Gianfranco Imerito e i consiglieri comunali Beppe Francese, Mario Malandrone e Angela Quaglia.

La nipote di Lino Jona, Tullia, ha infine voluto ricordare i molti esempi di fattiva solidarietà venuti agli ebrei dalla gente comune durante gli anni delle leggi razziali.

Redazione

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