Economia e lavoro - 31 gennaio 2022, 12:50

Santin: “Il Decreto Sostegni ter rischia di generare contenziosi sul Superbonus 110%”

Il presidente della Casa del Consumatore Piemonte auspica che il Parlamento apporti dei correttivi al provvedimento

Stefano Santin - Presidente Casa del consumatore Piemonte

Stefano Santin

Dopo le perplessità di Confartigianato Piemonte (CLICCA QUI per rileggere l’articolo), le modifiche introdotte dal Governo con il “Decreto Sostegni ter” relative all’incedibilità, per più di una volta, dei crediti fiscali legati ai bonus edilizi hanno suscitato la reazione anche dell’astigiano Stefano Santin, presidente della Casa del Consumatore Piemonte e componente del tavolo tecnico istituito presso l’Associazione Banche Italiane per lo studio di nuovi provvedimenti legislativi finalizzati alle riqualificazioni energetiche.

Scopo della modifica – dichiara Santin - è quello di  arginare le truffe che si stanno registrando nell’ambito della cessione dei crediti, relativi in particolare al super eco bonus del 110%. L’introduzione della modifica, per certi versi retroattiva, rischia di generare contenziosi anche per i contratti già stipulati con incertezza nel mondo delle imprese e dei consumatori”.

La norma prevede la cedibilità multipla dei crediti per i contratti già stipulati solo ed esclusivamente nel periodo transitorio che si concluderà il 7 febbraio.

Dopo questo periodo – continua Santin - non sarà possibile la cedibilità dei crediti multipla, con il rischio per molte imprese di non poterli scontare per ottenere la liquidità necessaria per far fronte ai lavori commissionati dai consumatori. Ciò potrebbe aprire numerosi contenziosi”.

Ora si attende che il Parlamento intervenga in occasione della conversione del Decreto Sostegni Ter in legge.

Le riqualificazioni energetiche rappresentano un’ottima opportunità sia per ridare slancio all’edilizia sia per i consumatori finali che possono diminuire i costi relativi alla bolletta energetica, contrastando l’inquinamento – conclude Santin – Purtroppo si rischia, con questo provvedimento, di bloccare questo movimento virtuoso. Capiamo che lo scopo sia quello di fermare le truffe ai danni dello Stato ma al tempo stesso si rischia di gettare via l’acqua sporca con tutto il bambino. Una soluzione potrebbe essere quella di cederli solo ad intermediari finanziari che sono entità che devono sottostare a normative stringenti contro il pericolo del riciclaggio”.

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU