Publio Toranio era un soldato romano. Uno di quelli tosti, della XIII Legio Gemina. Legione famosa sin dai tempi di Giulio Cesare, impegnata nelle campagne per la conquista della Gallia. Fu poi proprio la tredicesima a varcare il Rubicone. Sciolta dopo la battaglia di Azio, nel 31 a.C., furono date in premio ai veterani terre da coltivare in Italia. A Toranio fu concesso un latifondo nell’Astigiano, presso uno degli avamposti dei Romani dalle nostre parti: Revigliasco d’Asti. Publio finisce i suoi giorni proprio qui, dedicandosi alla campagna. Alla morte la figlia lo volle ricordare con un monumento funerario, una stele.
In alto, uno scudo poggiato su due lance incrociate a ricordare quanto avesse combattuto lungamente per Roma e in fondo l’immagine della testa di Medusa, da cui escono due serpenti che si avventano su un volatile, simbolo apotropaico molto utilizzato al tempo per tenere lontano le persone ostili, anche dalle proprietà, e i profanatori dai luoghi sacri. Al centro la dedica della figlia a padre e madre, che, tradotta dal latino, suona più o meno così: Torania Prima, figlia di Publio, mentre era ancora vivente fece fare questo monumento al padre Publio Toranio Secondo, figlio di Tito e iscritto alla tribù Pollia, veterano della tredicesima legione, e alla madre Giunia Primigenia, figlia di Marco.
Questa antica lapide romana fu trovata casualmente nel 1948, durante lavori di dissodamento di un campo da coltivare, nei dintorni di Revigliasco d’Asti. Per un bel po’ di anni era stata posta dietro la parrocchiale, in un angolo tra la sagrestia e l'abside. Adesso troneggia nell’ingresso principale del palazzo comunale, sontuosamente restaurata da Marello Restauri di Cocconato. Certamente più bella, visibile e protetta.
L’intervento di restauro e spostamento è stato finanziato in parte dal Comune e in parte da alcuni mecenati, grazie ai vantaggi offerti da Art Bonus. Ora, quale progetto con raccolta chiusa, partecipa di diritto al concorso del Ministero della cultura Progetto Art Bonus dell’anno. Concorso dove sono i cittadini e le comunità a votare. La nostra lapide ha già passato un primo turno che ha portato i progetti in gara da 365 a 157. C’è quasi un mese per continuare a votarla con l’obiettivo di farla entrare nei dieci finalisti. In diversi l'abbiamo già votata, al momento circa 600, ma per raggiungere la finale mancano più o meno duemila voti. Sopra di noi ci sono solo 58 progetti, molti per pochi voti e dal decimo ci separano giusto duemila voti. Impegnandosi un po', certamente raggiungibile. Basta votare e condividere l'invito. Un voto per Revigliasco d'Asti e per la sua stele funeraria romana è un voto per l'Astigiano, un voto per casa. E allora, buon voto al link: https://artbonus.gov.it/lapide-romana-restauro-stele-funeraria-romana.html