Sanità - 05 marzo 2022, 16:45

Sanità e fondi Pnrr, Scognamiglio: "Mancano medici, infermieri, oss. Come è possibile far nascere nuove strutture?"

L'operatore sanitario, che figura anche nella lista dei candidati di Uniti si può, si interroga sulla questione sanità, in relazione al territorio

Massimo Scognamiglio

Massimo Scognamiglio

La sanità torna al centro di riflessioni e dibattiti.

Il Pnrr, infatti, ha destinato importanti finanziamenti per potenziare o far decollare le cosiddette “Articolazioni Territoriali della Sanità”.

Una sanità pensata per diventare meno ospedale-centrica, più distribuita sul territorio, per evitare il sovraccarico degli ospedali.

A questo proposito si è espresso anche il tecnico di radiologia medica Massimo Scognamiglio (Uniti si può).

"È un dibattito non nuovo - spiega - che, come operatore sanitario con trentennale esperienza, sento ripetere da anni. Il potenziamento del territorio, peraltro mai realizzato o attuato male, è in ogni caso sempre condizionato dai “campanilismi” e dalle logiche clientelari della politica. Ovviamente “la pioggia milionaria” ha creato contenti e scontenti tra i sindaci e a tal proposito scatta subito una domanda: questi progetti di finanziamento quando e con chi sono stati discussi?".

Scognamiglio aggiunge: "È stata applicata la legge che prevede che la conferenza dei sindaci e la loro rappresentanza debbano potersi esprimere e dare i loro indirizzi in politica sanitaria? Si ha l’impressione che, come sempre, le decisioni non siano state assunte secondo una seria e cogente valutazione programmatoria, partendo dai bisogni delle popolazioni, ma abbiano prevalso le solite logiche clientelari. Quali analisi, quali studi, quali approfondimenti anche di tipo epidemiologico sui territori sono stati portati a suffragio delle scelte fatte?".

Scognamiglio pone l'accento, nel corso del suo intervento, sulla disponibilità di operatori sanitari, medici e infermieri, per riuscire a potenziare i servizi.

"Come è possibile disegnare l’implementazione e la nascita di nuove strutture quando è noto che ogni profilo professionale sanitario e non sanitario, non solo è carente ma in questo momento e per molti anni a venire risulterà indisponibile. Mancano medici in ogni settore specialistico a partire da quelli di Medicina Generale che dovrebbero costituire il fulcro portante dell’azione sanitaria sul territorio; mancano infermieri, tecnici di ogni branca specialistica, operatori socio sanitari, impiegati amministrativi".

Redazione

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