Attualità - 08 marzo 2022, 18:28

In prefettura, ad Asti, coordinamento iniziative per i profughi ucraini sul territorio

Tracciato un primo percorso di accompagnamento per l'accoglienza. La presenza di profughi andrà segnalata alla Asl e ufficio immigrazione della questura

In prefettura, ad Asti, coordinamento iniziative per i profughi ucraini sul territorio

Questa mattina in Prefettura ad Asti, si è svolta una riunione di coordinamento delle varie iniziative messe in campo nell’Astigiano per  garantire ogni forma di soccorso ed assistenza a favore dei primi profughi giunti sul territorio a seguito della guerra  in Ucraina.

All’incontro con il prefetto Alfonso Terribile, hanno partecipato il sindaco di Asti Rasero e i rappresentanti di Questura, Asl, Caritas e Croce Rossa.

È stato fatto il punto sulla situazione degli arrivi e delle specifiche misure di accoglienza da predisporre in favore dei profughi che, nei prossimi giorni, continueranno a giungere da quel Paese.

Nell’occasione, sono stati comunicati gli esiti delle numerose riunioni già svoltesi a livello regionale, anche a seguito dell’attribuzione ai Presidenti delle Regioni del compito di coordinare l’organizzazione del concorso dei rispettivi sistemi territoriali di protezione civile per provvedere alla definizione logistica del trasporto delle persone nonché al reperimento delle urgenti soluzioni di alloggiamento ed assistenza temporanea, nelle more della individuazione delle soluzioni di accoglienza da parte delle Prefetture - U.T.G.

In previsione dell’attivazione di nuovi posti nell’ambito della rete dei centri temporanei di accoglienza, la Prefettura di Asti ha già emanato un avviso esplorativo e rammentato ai sindaci della possibilità di sottoscrivere appositi accordi di collaborazione per affidare ai Comuni stessi la gestione dell’accoglienza, secondo la disciplina del sistema Cas e con oneri a carico del Ministero dell’Interno, ove sul territorio di propria competenza siano presenti soluzioni alloggiative conformi ai parametri previsti dai vigenti capitolati d’appalto per la fornitura di beni e servizi relativi all’accoglienza, anche tenuto conto delle peculiarità delle persone in ingresso, prevalentemente donne e bambini.

Le singole iniziative solidaristiche, provenienti da privati cittadini, potranno invece essere indirizzate alla Regione Piemonte, che ha attivato un’apposita email dedicata (accoglienza.ucraina@regione.piemonte.it) ed emanato un apposito avviso pubblico per la raccolta di disponibilità all’accoglienza di nuclei familiari di profughi, consultabile sul sito istituzionale.

La Regione Piemonte sta inoltre perfezionando, insieme alle Prefetture ed alle associazioni rappresentative delle autonomie locali, un protocollo d’intesa per l’implementazione di un sistema che consenta di ospitare i profughi ucraini nelle numerose famiglie che hanno già offerto la loro disponibilità.

In attesa di più puntuali disposizioni che perverranno nei prossimi giorni dalle competenti Autorità, sono state, infine, fornite alcune indicazioni per tracciare un primo percorso condiviso di accompagnamento per l’espletamento delle formalità legate alla presenza dello straniero sul territorio.

In particolare, la presenza di profughi dovrà essere segnalata alla competente A.S.L. per il rilascio del codice STP (straniero temporaneamente presente), necessario per la cura degli adempimenti di carattere sanitario, nonché all’Ufficio Immigrazione della locale Questura, per la dichiarazione di presenza ed il conseguente rilascio del permesso di soggiorno.

Comunicato stampa

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