Economia e lavoro - 18 marzo 2022, 09:45

PNRR: la Provincia di Asti è "Casa dei Comuni" per cogliere opportunità

Importante convegno sugli ambiti di intervento e opportunità offerte dal PNRR

PNRR: la Provincia di Asti è "Casa dei Comuni" per cogliere opportunità

Nei giorni scorsi nel Salone Consiliare della Provincia di Asti, si è tenuto l'incontro "Lo sviluppo territoriale della Provincia di Asti: ambiti di intervento e opportunità dal PNRR".

Un momento di condivisione importante, fortemente voluto dalla Provincia di Asti, per evidenziare le grandi opportunità offerte dal PNRR per il Piemonte e l'Astigiano attraverso le voci competenti dei vari relatori che si sono succeduti nelle quattro sessioni dell'evento.

Un ruolo fondamentale quello della Provincia di Asti: non più solo "ente di mezzo" ma vera e propria "Casa dei Comuni" chiamata ad offrire un raccordo tra la pianificazione regionale e quella comunale a garanzia di una partecipazione attiva, integrata e coordinata dei vari attori del territorio, per meglio veicolare ed investire il flusso di finanziamenti in arrivo dall'Europa.

La condivisione come modello di successo

"Condivisione" è stata di gran lunga la parola più utilizzata nel corso dell'incontro.

Il concetto è stato introdotto nei saluti iniziali dal presidente della Provincia di Asti, Paolo Lanfranco, che ha rivendicato con forza il ruolo delle Province quali motore di sviluppo territoriale nonostante i tagli e le difficoltà portate dalla Legge Delrio, che si auspica vengo presto e definitivamente superata con un nuovo provvedimento di revisione.

L'importanza degli enti di area vasta è stata sottolineata anche da Fabio Carosso, vicepresidente della Regione Piemonte, il quale ha ricordato l'importanza di cogliere l'opportunità di investire nelle infrastrutture attingendo dai fondi del PNRR.

Lo scopo deve essere quello di rendere grande il Piemonte e per farlo, come precisato nel successivo intervento da Matteo Marnati (Assessore regionale del Piemonte all'Ambiente, Energia, Innovazione), i Comuni devono focalizzarsi su obiettivi fattibili, attuali, utili, finalizzati ai servizi ed al risparmio.

Il convegno

Su queste basi ha preso avvio la prima sessione del convegno con l'intervento dell'ing. Stefania Crotta (Direttore Ambiente, Energia e Territorio della Regione Piemonte), dedicato ad un attento approfondimento sull'impegno operativo della Regione Piemonte per lo sviluppo territoriale e le opportunità offerte dal PNRR, che prevede una dotazione complessiva di 191,5 miliardi di euro e di questi il 30% sono sulla Missione 2 dedicata alla transizione ecologica.

Uno sviluppo che per essere sostenibile deve passare attraverso la produzione di idrogeno verde quale fonte di energia green per il trasporto pubblico e l'individuazione di aree dismesse per la realizzazione delle cosiddette "Hydrogen Valleys".

Altro obiettivo, chiarito da Crotta, è quello di sostenere le comunità energetiche per i Comuni sotto i 5000 abitanti e l'autoconsumo collettivo (attraverso l'utilizzo di impianti fotovoltaici).

La materia è molto articolata e per questo la Regione Piemonte, come spiegato da Paola Casagrande (Direttore Generale Turismo, Cultura e Sport della Regione Piemonte), ha dedicato sul proprio sito istituzionale una specifica sezione (Bandi Piemonte - https://bandi.regione.piemonte.it/) dove sono raccolti tutti i bandi aperti.

Casagrande ha invitato i Comuni a segnalare alle imprese le opportunità del PNRR visto che, ad oggi, sono ancora relativamente poche le richieste presentate rispetto ad altre realtà regionali.

In seguito Luca Quagliotti (Segretario CGIL Asti) ha analizzato i danni causati dalla pandemia e le prospettive di sviluppo legate alla digitalizzazione del territorio, segnalando il timore che le piccole realtà locali possano essere penalizzate (un esempio portato in sala è quello della banda larga) per logiche di profitto da parte delle aziende che offrono il servizio, con evidente aggravamento del divario digitale già esistente. 

Successivamente ha preso la parola Angelo Marengo (Dirigente del Servizio Ambiente della Provincia di Asti) il quale ha dettagliato il percorso intrapreso dalla Provincia di Asti, un ente definito "in evoluzione", per rafforzare la propria identità e ruolo, superando da un lato la logica "abolizionista" della succitata Legge "Delrio" nonchè affermandosi quale ente di area vasta per le funzioni proprie (si pensi alla manutenzione delle strade, l'edilizia scolastica e la tutela dell'ambiente), offrendo al contempo attività di coaching e supporto per affermarsi  quale "Casa dei Comuni".

La necessità di una strategia comune a livello provinciale è stata più volte rimarcata da Marengo ed il PNRR offre un'occasione in tal senso, chiamando tutto il territorio a collaborare per una progettazione di area vasta che offra qualità ai progetti proposti, maggiori probabilità di ricevere finanziamenti ed un reale valore aggiunto dei fondi che saranno destinati al nostro territorio.

Come si rafforza la sinergia tra enti, istituzioni, associazioni e cittadini? Innanzitutto, sempre secondo Marengo, con un atteggiamento collaborativo, volto ad individuare insieme gli obiettivi e le strategie da attuare per beneficiare effettivamente delle risorse del PNRR.

L'alternativa, tutt'altro che auspicabile, è quella di perdersi in campanilismi e condannare l'Astigiano alla marginalità.

Un esempio concreto di fare squadra la Provincia di Asti l'ha già messo in campo con "GreAT", percorso di pianificazione e progettazione territoriale finalizzato alla redazione di un piano di sviluppo continuo e monitorato del territorio, argomento poi ripreso dall'architetto Tovo.

L'architetto Elio Morino ha poi analizzato il ruolo "pilota" della Provincia di Asti nell'ambito della strategia regionale, ossia la sperimentazione che la Regione Piemonte ha riconosciuto in via specifica all'ente (e alla Città Metropolitana di Torino) per testare l'assistenza nel PNRR e che si basa sulla collaborazione e co-progettazione stretta tra i vari attori coinvolti secondo un modello "io vinco-tu vinci", su un elenco di attività condivise, nell'ambito dell'aggiornamento del PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) della Provincia di Asti.

I vantaggi sono, per la Provincia, quello di ricoprire un ruolo più strategico nello sviluppo territoriale (ad esempio come regia di finanziamenti) e per la Regione un modello replicabile da esportare ad altri territori provinciali.

La conclusione dei lavori è stata affidata ad Andrea Gamba (Consigliere della Provincia di Asti con deleghe ad Ambiente e PNRR) il quale ha parlato di un "progetto concreto di comunità" portato avanti dall'ente provinciale.

Per far sì che la Provincia diventi la "Casa dei Comuni", riprendendo il concetto espresso da Angelo Marengo, è necessario procedere alla sottoscrizione di un Patto di Comunità utile a coordinare le attività di pianificazione, progettazione, informazione e condivisione sul territorio, coinvolgendo enti, istituzioni, associazioni locali ed altri soggetti interessati.

Le fasi attuative del Patto passeranno attraverso la pianificazione, e qui rientrano in gioco il piano stralcio del progetto GreAT ed i finanziamenti garantiti dal Piano Strategico completo.

Redazione

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