Scuola - 18 marzo 2022, 11:00

Al Foscolo di Asti un convegno con la fotografa ucraina Nataliia Khymochko

Sposata e madre di due figli, Nataliia vive ad Asti da sedici anni, ma la sua famiglia, a cominciare da suo fratello ingegnere, non ha mai lasciato Kiev

Al Foscolo di Asti un convegno con la fotografa ucraina Nataliia Khymochko

La situazione in Ucraina è al centro delle attenzioni europee e mondiali, tanto da richiamare approfondimenti continui. Portare la cronaca nelle scuole, dunque, diventa un modo per aprire lo sguardo a tematiche di interesse comune, per coniugare lo studio con l’analisi della realtà.

È quello che lo scorso mercoledì ha fatto il Liceo Ugo Foscolo organizzando, su questo tema, un’interessante conferenza di carattere divulgativo rivolta ai propri studenti. Ospite la fotografa ucraina Nataliia Khymochko, invitata a raccontare la propria esperienza e quella dei propri familiari. L’iniziativa, pensata e voluta dalla preside Annamaria Morando, è stata accolta con grande favore dagli allievi dell’Istituto, che hanno avuto la possibilità di conoscere alcuni aspetti della guerra in corso attraverso una testimonianza umana.

Sposata e madre di due figli, Nataliia vive ad Asti da sedici anni, ma la sua famiglia, a cominciare da suo fratello ingegnere, non ha mai lasciato Kiev, dove oggi gli tocca vivere i dolori e le contraddizioni di un conflitto che lascia ogni giorno tracce indelebili.

Il suo racconto, animato da una sincera sofferenza, ha coinvolto sensibilmente gli studenti, che hanno interagito attivamente ponendo domande e quesisti per capirne di più sugli aspetti politici, sociali e anche economici della situazione in atto. Nataliia ha avuto modo di raccontare alcuni episodi delle ultime settimane, la situazione della propria famiglia e quella di molti conoscenti, con i quali tiene un contatto serrato e dai quali riceve costanti aggiornamenti.

Allo stesso modo i ragazzi, coinvolti dalla diretta testimonianza di Nataliia. Hanno avuto l’occasione di ascoltare e interagire intorno a un tema, quello della guerra, che ognuno, come anche ogni scuola, ha il dovere di affrontare.

Comunicato stampa

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