Agricoltura - 25 marzo 2022, 12:26

Ferraris Agricola conclude il progetto Castelletto di Montemagno. Un investimento da mezzo milione di euro al servizio di una nuova etichetta e del territorio.

A distanza di sette anni, si presenta il Castelletto di Montemagno Riserva DOCG e un progetto di valorizzazione del Monferrato. La nuova etichetta sarà in degustazione a Vinitaly Stand Pad 10 stand 3

Ferraris Agricola conclude il progetto Castelletto di Montemagno. Un investimento da mezzo milione di euro al servizio di una nuova etichetta e del territorio.

Si conclude, a distanza di sette anni, il progetto Castelletto di Montemagno che ha contato, per Ferraris Agricola, un investimento pari a 520mila euro. Nel 2015 l’acquisto di un appezzamento, completamente abbandonato e coperto da rovi e sterpaglie, per un’estensione complessiva di 6 ettari, nel comune di Montemagno.

Nel 2022 la presentazione della prima bottiglia di Castelletto di Montemagno Docg Riserva nata da quello stesso appezzamento. Il lavoro si è articolato in tre fasi: la prima ha visto la scelta e l’acquisto, frutto dell’accorpamento di sedici proprietà differenti. La seconda, più complessa e durata due anni, è stata completamente dedicata alla riqualifica. A partire dal 2017, Ferraris Agricola si è dedicata alla vigna: l’impianto e la coltivazione.

“Ho realizzato così un sogno frutto di un’esperienza pregressa. Nella stessa area, era l’anno 2001, si è svolta una delle mie prime vendemmie. È lì che ho visto e capito le peculiarità di quella zona, dalla vocazione unica per la vite. Ricordo ancora adesso l’uva: dal colore intenso e dalla grande struttura. Così, quando ne ho avuto la possibilità ho comprato tutte le parcelle. Non ho avuto dubbi. Oggi, finalmente, è arrivata la conferma”, spiega Luca Ferraris, alla guida dell’azienda.

La nuova proprietà Ferraris è situata sulla cresta della dorsale che segna il confine tra Viarigi e Montemagno, con esposizione a sud e sud-ovest, l’altitudine medio-alta e i terreni marnosi. Questi indicatori, abbinati al perfetto microclima e alla selezione fatta sulle viti, offrono un ruchè con acini più piccoli e colorati che, nel vino, assicurano struttura. Dopo l’affinamento, di 18 mesi in tonneaux e 12 in bottiglia, il Castelletto di Montemagno Riserva DOCG è così un vino equilibrato e di carattere, capace di rispondere alle esigenze di chi cerca un Ruchè, con i suoi sentori fruttati, e chi un grande vino rosso, che sa resistere nel tempo, ma dai tratti unici. 

Il progetto Castelletto di Montemagno, per Ferraris Agricola, non è solo un vino ma l’ultima tra tante azioni sul e per il Monferrato. Il passaggio dalla sterpaglia alla vigna si traduce con un investimento di 520.000 euro atti, non solo a produrre una nuova etichetta, ma a migliorare l’estetica di un territorio e la sua fruibilità.  

“Credo nel Monferrato, una terra sempre più vocata al turismo che ha bisogno di spazi curati, dove la mano dell’uomo è fondamentale. È compito dell’agricoltore prendersi cura della terra e del terreno che lo ospita”, conclude Ferraris.

Il Castelletto di Montemagno - Ruchè Riserva DOCG, frutto di un’accurata selezione delle uve, sarà prodotto in tiratura limitata: 4000 bottiglie in formato 0.75l. L’anteprima a Vinitaly 2022.

Comunicato stampa

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