Giovani e giovanissimi attivisti che si spendono in favore dell'ambiente.
Ieri mattina, venerdì, piazza San Secondo è tornata a vestire i colori 'green' del gruppo di attivisti dei Fridays for Future, in occasione dello sciopero globale per il clima.
L'intervista al giovane attivista Gabriele De Marchis
Gabriele, quando sei entrato a far parte del gruppo Fridays for Future e cosa ritieni sia necessario fare per “invertire la rotta” ad Asti?
Sono entrato a far parte del gruppo di Fridays for Future di Asti un po' di tempo dopo aver partecipato alla manifestazione dello scorso settembre, poi nei mesi successivi ho avuto modo di confrontarmi e discutere su questo tema.
Giunti a questo punto, penso che per cambiare la situazione e agire nella maniera più etica possibile, l'azione da effettuare sia quella di coinvolgere più realtà possibili di vario tipo sul territorio, creare consapevolezza sul tema ambientale nei confronti di ogni cittadino e infine concordare in modo partecipato azioni concrete che possano portare ai risultati adatti per far fronte all'emergenza climatica.
Che valore ha per te lo sciopero globale per il clima e cosa pensi abbia portato alla tua città, oltre a un forte segnale di attenzione?
Per me il valore di questo sciopero non risiede solo nell'invito, rivolto ad ogni persona, alla partecipazione in senso democratico alla vita cittadina, ma possiede anche un valore che si estende ai temi della coesione, dell'unità degli individui che fanno parte sia di questa comunità che delle generazioni future. Spero che questo sciopero abbia portato alla mia città la sensibilizzazione necessaria per capire che la situazione dal punto di vista ambientale non può più essere trascurata. Penso sia stato uno stimolo al pensiero critico che ogni individuo dovrebbe sviluppare e successivamente condividere con gli altri.
Se tu fossi all’interno dell’Amministrazione comunale, che cosa faresti per migliorare la questione ambiente e green?
Di certo darei maggior spazio a questa tematica nei programmi di intervento del Comune. Penso che sia una questione che riguarda le nostre condizioni di esistenza, dato che in quanto esseri umani dipendiamo in mutuo rapporto dall'ambiente. Inoltre, cercherei di conciliare l'aspetto pratico all'aspetto teorico, individuado azioni concrete per ottenere risultati che siano effettivamente realizzabili e che possano progressivamente generare un miglioramento delle condizioni ambientali e di qualità della vita per la mia città.