Gentile direttore,
ho letto inorridito una risposta data sui social ad un intervento della dott. Eleonora Zollo (candidata al Consiglio comunale nella lista di Fratelli d'Italia, ndr.), prescindendo dalla etichettature che vengono date per affossare l'immagine di un partito, si presuppone e si sottolinea che le persone che hanno orientamenti sessuali diversificati, siano a tutti gli effetti portatori di disabilità.
Il concetto espresso è presente nella storia delle più feroci dittature, Hitler e Stalin deportavano rispettivamente nei campi di concentramento e nei gulag gli omosessuali, sentire oggi che questa omofobia viene trasposta su un altro livello solo per farla apparire politicamente corretta, anche se strumentale ad una campagna denigratoria, è sconvolgente e ritengo profondamente offensiva della dignità delle persone citate.
Comprendo perfettamente che un partito di destra debba essere demonizzato, così come comprendo che la mancanza di elementi oggettivi possa portare a etichettature improprie e ignoranti, ma pregherei di rivolgere gli attacchi agli esponenti del partito, o meglio allo scrivente, evitando di mortificare strumentalmente la dignità di molte persone, le quali vorrebbero vivere serenamente e liberamente la loro vita anche se questa non risponde ai dettami dalla morale comune o viene resa difficile da oggettive limitazioni.
In ultimo mi chiedo se non sia giunto il momento di togliere le etichette, le sigle, i cartelli e quant'altro viene usato per ghettizzare gli individui in ragione di assurde distinzioni, per cercare di ottenere un vantaggio di poltrona dalla loro strumentalizzazione, a favore di un uso più appropriato della ragione, la vera distinzione dovrebbe essere fatta sulle idee e sulla fattibilità delle proposte, non penso che esistano temi di destra e di sinistra, ma una società sempre più in difficoltà che chiede risposte ai problemi e attenzione per le persone, non lo sbandierare di ideologie che non rispondono a nulla.
Architetto Maurizio Galosso