Territorio, frammenti di vita.
È disponibile nelle librerie dell'Astigiano il nuovo romanzo di Pinuccio Marra, “Sul gradino dell’uscio” , edito da Ronchetti e Baima.
La prefazione è curata da Sergio Miravalle, giornalista direttore della rivista trimestrale Astigiani.
Un lavoro in parte autobiografico, in cui Marra racconta la storia di Luigi, ispirandosi a suo padre.
Un viaggio che dagli anni Cinquanta arriva fino ai giorni nostri, tra storia locale, vecchi scorci di vita di paese, aneddoti e santi, fino ad arrivare a parlare di Papa Francesco.
Un romanzo che cela un silenzioso confronto tra la vita di adesso e quella di un tempo, tra i rumori di campagna e il frastuono cittadino, passando per le descrizioni e i ricordi di terre care all'autore, come Cortiglione, Nizza Monferrato, ma anche Torino e Asti.
Per poi chiedersi: chi lavorerà la terra in futuro?
La sinossi
Luigi è seduto sul gradino dell’uscio, e da lì sono partiti i suoi progetti, il suo futuro, il lavoro lontano, il farsi una famiglia, il costruirsi una professione. E sempre sullo stesso scalino è tornato, una volta in pensione, a fare le sue riflessioni, il contemplare la campagna, il ricordare la vita vissuta, i vecchi personaggi del paese. Il gradino continua ancora ad essere il fulcro della sua vita.
Chi è Pinuccio Marra
Pinuccio Marra, nato a Torino nel 1960, è diplomato in elettronica industriale. Lavora da quasi quarant’anni presso un’azienda aerospaziale e da sempre coltiva la passione per la narrativa, la poesia e il teatro, dedicandosi a varie attività culturali. Ha dato alle stampe un romanzo (L’ultimo Mare, Montedit, 2006) e due raccolte di poesie, “Performance” e “Catene, poesie per la pace”. Ha ottenuto numerosi premi in concorsi letterari.