Attualità - 11 aprile 2022, 19:18

Caso Asp, Rasero e Berzano: "Da stasera si ricomincia la discussione. Se ci sarà ostruzionismo, applicheremo di nuovo il contingentamento"

In calendario otto sedute in consiglio comunale, per arrivare a chiudere la questione. Berzano: "Il più grande rammarico è quello di non essere riuscito a far capire alla minoranza che abbiamo lavorato per ricostruire e non per distruggere"

Un momento della conferenza stampa di oggi

Un momento della conferenza stampa di oggi

Le pratiche Asp continuano ad alimentare il fuoco delle polemiche in Comune ad Asti.

Dopo aver infiammato, infatti, varie sedute di consiglio comunale e dopo che la minoranza, nei giorni scorsi, aveva fatto sapere di aver richiesto un incontro in prefettura e preparato segnalazione alla Procura, questo pomeriggio in conferenza stampa il sindaco di Asti, Maurizio Rasero e l'assessore al Bilancio, Renato Berzano, hanno nuovamente espresso il loro punto di vista.

Un tema delicato e complesso

L'oggetto del contendere è particolarmente delicato e complesso: si parla del futuro della principale azienda astigiana, di cui il Comune è socio di maggioranza con il 55%, mentre il restante è in quota al raggruppamento NOS che vede Iren detenere il grosso della partecipazione.

La minoranza la scorsa settimana, sempre nel corso di una conferenza stampa, aveva annunciato battaglia, con ricorsi al TAR e all'Autorità Nazionale Anti Corruzione.

Tre le delibere che hanno scatenato il caos in consiglio comunale la scorsa settimana.

Le tre delibere che hanno fatto scoppiare il caos

La prima è la n.16, che annullava il teleriscaldamento e illuminazione pubblica. "Anche in questo caso - puntualizza l'assessore Berzano - l'opposizione è riuscita a individuare un elemento critico, come la mancata indicazione di una data per l'avvio di una nuova gara, accusandoci di aver voluto aggirare così la problematica". 

La n. 17, invece, riguarda la questione della permanenza del socio NOS, con allegato uno studio dell'avvocato Angeletti. Nella delibera 18 c'è invece la riformulazione dello statuto e dei patti parasociali, con adeguamenti.

"Anche in questo caso la minoranza ci ha attaccati per l'aumento delle maggioranze del CdA - aggiungono - ma era già inserita nei patti parasociali del 2015. Non abbiamo fatto nulla, abbiamo semplicemente trasferito una cosa già prevista nello statuto". 

A detta dei consiglieri di opposizione la vicenda Asp sarebbe stata gestita in modo verticistico, privando di fatto il Consiglio del proprio ruolo con l’obiettivo di tramutarlo in un consesso di “passacarte”. Di documenti ritenuti comunque illegittimi, poiché approvati dopo il termine, fissato dagli accordi tra le parti, della convocazione dei comizi elettorali.

Hanno scritto un’ennesima brutta pagina di politica astigiana, perché è palese la loro volontà di fare ostruzionismo ad ogni costo, bruciando i soldi della collettività – ha affermato Rasero – Avevamo proposto di discutere le pratiche tutte insieme, perché strettamente correlate, ottenendo in risposta una forte opposizione per la quale, solo per discutere di questo, abbiamo perso due intere serata”.

La richiesta di accesso agli atti

A questo proposito, l'assessore ha aggiunto: "La documentazione è pubblica nel momento in cui passa in Giunta. A tutti i consiglieri è stata data la possibilità di accedere agli atti. Uniti si può e il PD hanno fatto accesso agli atti, ma nessun altro ci ha fatto avere la richiesta"

Da questa sera in consiglio comunale si riprenderà la discussione sulle pratiche Asp. Sono state messe a calendario 8 serate, per riuscire a chiudere la questione e portare a termine il lavoro fino ad oggi svolto. 

Stasera si ricomincia, ma...

Rasero fa sapere di voler riprovare, ma i dubbi restano. "Questa sera ci ri convochiamo di nuovo armati di buona volontà - spiega - Chiederemo alla minoranza che strada vorrà percorrere: siamo disposti a dare loro più tempo di quello che normalmente avrebbero. Pur nella diversità di opinioni, siamo disponibili al confronto. Se l'intenzione, però, sarà di nuovo l'ostruzionismo, allora chiederemo di nuovo di applicare il contingentamento dei tempi, che mai prima d'ora avevamo applicato". 

Dello stesso avviso l'assessore Berzano, che ha ricordato: "Queste pratiche oggi portano alla fine di un percorso che rafforza l'azienda. Ognuno può dire la propria, ma entrando nel merito e senza fare ostruzionismo".

Il parere dei professionisti

In conferenza stampa Rasero e Berzano sono stati accompagnati anche dall'avvocato Angeletti e dal professor Baudino, che hanno seguito le varie pratiche e che hanno offerto il loro punto di vista, in merito a una vicenda particolarmente complessa.

"Siamo tranquilli - ha ricordato l'avvocato Angeletti - convinti che eventuali segnalazioni ad Anac e in procura non porteranno a nulla, perchè abbiamo sempre agito correttamente".

Gli ha fatto eco anche il prof. Baudino. "Si tratta di un percorso virtuoso, che dovrebbe essere preso come riferimento in Italia per come gestire il problema tra pubblico e privato. Per anni le parti, anzichè avvicinarsi, si erano distanziate sempre di più. Poi la pandemia ci ha portati a rivalutare i concetti della solidarietà sociale, alla base del rapporto pubblico-privato. Da qui è nata una trattativa, che ha portato a capire che gli interessi di ambo le parti fossero in realtà coincidenti".

Un rammarico

Un clima che, a detta dell'Amministrazione, sarebbe quindi cambiato, ma che non tutti sarebbero stati in grado di avvertire.

"Il più grande rammarico come Amministrazione - aggiunge Berzano - è quello di non essere mai riusciti a far capire alla minoranza che abbiamo lavorato per ricostruire e non per distruggere".

Elisabetta Testa


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