Ieri la segreteria regionale di Azione ha conferito l’incarico di coordinatore per la Città di Asti a Federico Lucia, già responsabile della comunicazione, del turismo e vicesegretario provinciale di Asti in Azione presieduto dall’avvocato canellese Fausto Fogliati.
Giurista-informatico di 39 anni, è manager all’interno di una tra le principali realtà italiane dell’ICT, ove ha maturato una consolidata esperienza nella sicurezza delle infrastrutture critiche e nella transizione digitale della Pubblica Amministrazione. Ad Asti, assieme alla famiglia, è inserito all’interno del settore Ho.Re.Ca.
La nomina, che manterrà sino al prossimo congresso cittadino, è stata formalizzata dal segretario regionale Gianluca Susta a conclusione dell’iter congressuale che ha visto la formazione degli organi territoriali del partito, in un momento particolarmente delicato che vede Azione impegnato in prima linea nella campagna elettorale con la candidatura a sindaco di Marco Demaria.
“Ho accettato questo incarico perché credo fermamente nel progetto politico di Azione. Negli ultimi anni l'Italia ha dimostrato di saper esprimere grande resilienza, ed è così anche per Asti, città a cui sono profondamente legato da molto tempo e che ha molte potenzialità”.
Tra gli obiettivi del nuovo coordinamento vi è il consolidamento del partito a livello locale e il forte impegno a sostengo del candidato Demaria. “Marco esprime i valori e le competenze proprie di Azione: un giovane che sa parlare ai giovani e che si fa portatore di una visione e di un progetto politico da lasciare in eredità alle prossime generazioni.”
Il neo coordinatore sostiene di voler parlare ad ogni forza politica, senza preconcetti. “Sono certamente un volto nuovo e ho accettato questo incarico per passione e spirito di servizio. Non credo nella politica dei veleni e che si urla addosso. Credo invece che ogni forza e ogni individuo possa e debba esprimere la propria posizione con il chiaro obiettivo di rispondere con competenza, onestà e pragmatismo ai problemi dei cittadini. E’ un nostro preciso dovere morale ed è l’unica strada per riavvicinare alla politica quell’elettorato stanco e disilluso dalle puerili liti di palazzo.”