Trascorsi oltre due anni dall’inizio della pandemia, il governo ha disposto le nuove regole, riguardo green pass, mascherine e vaccinazioni.
Più che un via libera, vista la situazione epidemiologica, sarà un ulteriore passo avanti per cercare di convivere con la presenza del virus.
Per quanto riguarda l’obbligo di mascherina, sarà prorogato fino al 15 giugno solo sui mezzi di trasporto, nei cinema e nei teatri al chiuso, nei palazzetti dello sport e negli ospedali e nelle Rsa.
Anche a scuola continuerà a essere necessario l’utilizzo della mascherina, per gli studenti dai 6 anni in su e fino al termine dell’anno scolastico. Al lavoro e negli uffici sarà sufficiente (forse solo raccomandata) l’utilizzo della chirurgica, salvo diverse disposizioni del datore di lavoro.
Niente più obbligo anche nei bar e ristoranti al chiuso, nei negozi, nei centri commerciali e nei musei, così come nei luoghi all’aperto come stadi. Dove cadrà, l’obbligo sarà sostituito da una raccomandazione a proteggersi, in particolare nelle situazioni dove c’è il maggior rischio di assembramento.
Per quanto riguarda il green pass, non verrà richiesto per accedere ai luoghi di lavoro, nei bar e ristoranti anche al chiuso, per le mense, cinema e teatri, eventi sportivi, centri benessere, congressi, centri culturali e ricreativi, università, discoteche, mezzi di trasporto.
Sarà ancora richiesto nella sua forma base (quindi vaccinazione, guarigione o tampone negativo) per i viaggi all’estero e nella versione super per accedere in ospedale e nelle Rsa.
L’obbligo vaccinale resterà in vigore fino al 15 giugno per il personale scolastico e gli insegnanti, le forze dell’ordine e le persone dai 50 anni in su. Per il personale sanitario, medici, infermieri la vaccinazione resterà obbligatoria fino al 31 dicembre, e continuerà a essere requisito essenziale per lo svolgimento delle attività lavorative.
Fino al 30 giugno si potrà continuare a usufruire dello smart working, senza accordo individuale tra lavoratore e datore di lavoro nel settore privato.





