Non fui felice di conoscere Peggy, molti anni fa, in gioventù.
Mi accompagnò nel cammino della Vita e per quanto la sua presenza non fosse assidua, mi recava dolore.
Con gli anni si accanì, finché una mattina tutto cambiò.
Seduta sul ciglio del letto, avvertii una presenza, a lato, quello sinistro e girata la testa, dissi " ciao Peggy".
Peggy è stata ed è la mia solitudine e solo ora mi rendo conto che è in sua compagnia che ho dato il meglio di me.
Nei bivi della Vita, nelle decisioni, nella sofferenza a volte anche nella gioia io ero con lei.
Così da quando la chiamai Peggy, la accolgo fiduciosa che, quando la solitudine si farà sentire, avrò un'occasione per scoprirmi forte e sicura di me.
Monica Tedeschi