Cultura e tempo libero - 19 maggio 2022, 18:00

Vacanze nell’Astigiano tra confraternite e compagnie di Asti

Invito a scoprire un pezzo importante dell’antica vita sociale del capoluogo, passeggiando domenica in centro città, tra devozione e solidarietà d’un tempo

La chiesa sconsacrata di San Michele, antica sede dell'omonima Confraternita

La chiesa sconsacrata di San Michele, antica sede dell'omonima Confraternita


Questa volta la passeggiata me la trovo bella pronta e come tale la suggerisco. Nel pomeriggio di domenica 22 maggio, la Società di Studi Astesi, in collaborazione con il sistema degli istituti culturali della Diocesi, porta a passeggio nel centro di Asti a scoprire e conoscere  confraternite, compagnie e loro chiese.

L’appuntamento è fissato per le 16 nel salone all’ingresso del Seminario. Poi in piazza Catena per parlare dei confratelli della Misericordia, o battuti neri, nati nel 1572, e ricordare l’estetica della chiesa di San Giovanni o della Misericordia, posta tra via Ugo Rossi e via Carducci, edificio di fine ‘500 che oggi è inglobato in una struttura residenziale. La Confraternita della Misericordia assisteva i condannati a morte, i carcerati e le partorienti povere, amministrando l'opera pia Milliavacca, oggi Palazzo Mazzola, sede dell’Archivio Storico del Comune e di quel gioiello che è il Museo del Palio. Si prosegue poi per piazza San Martino dove aveva sede la Confraternita di San Michele, sorta per gestire l'importante ospedale di San Giuliano dei Pellegrini. La loro chiesa è quella, bellissima nella sua odierna vitalità , di piazza San Martino, riedificata nella prima metà del Settecento. E ancora, scendendo per via Roero, tappa nella chiesa di San Rocco, recente casa della Confraternita di San Rocco, quella dei battuti verdi. La chiesa, a sinistra della vecchia porta di San Martino dal 1720, bella restaurata da pochi anni, custodisce una rara e affascinante statua lignea seicentesca del santo, con calma ritornata, recentemente, a casa. Si prosegue in via Cavour per rimirare la chiesa appartenuta alla Confraternita della Trinità. Confraternita dei battuti rossi, nata prima del 1570, a cui appartiene l’edificio sacro sorto a lato dell'ospedale dei Pellegrini di Sant’Evasio, a pochi metri da dove si narra sia nato il primo vescovo della città, poi santificato. Ancora due passi ed ecco piazza San Secondo, con tappa alla Collegiata per ascoltare il racconto sulla Compagnia di San Secondo che proprio lì aveva sede, dedicandosi alla festa ed al culto del santo patrono, ai restauri e ai lavori di manutenzione della chiesa. Si conclude in piazza Medici, dove ebbe sede la Confraternita della Santissima Annunziata, già attiva a fine del XIV secolo, era costituita dai battuti blu. Nella prima metà del Seicento, la confraternita costruì una chiesa a pianta ottagonale, davanti alla Torre Troyana, chiamata Piccola Annunziata, sostituita, nei primissimi anni del ‘900, dalla celebrazione scultorea dell’acquedotto. E allora, buona passeggiata.

Davide Palazzetti

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