L’associazione Asti Pride, coerentemente con quanto riportato nel proprio documento politico, ha chiesto ai sette candidati/e sindaco della città di Asti di inviare il proprio programma politico ufficiale, al fine di verificarne i contenuti con riferimento ai diritti di uguaglianza ed inclusione con particolare attenzione alla comunità LGBTQI+.
Nel paragrafo conclusivo del documento politico dell’associazione, infatti, si legge: “La campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative deve spingere i candidati Sindaci, le liste ed i partiti a loro sostegno ad aprirsi al confronto sui tali temi prendendo impegni concreti nei loro programmi di governo cittadino. Tali questioni infatti non possono essere totalmente lasciate alla politica nazionale, la difesa dell’articolo 3 della nostra Costituzione e del valore della laicità dello Stato è patrimonio di tutti i cittadini e di tutte le persone che rappresentano le istituzioni politiche e democratiche del nostro Paese”
L’associazione sviscererà i contenuti dei programmi ricevuti e, poco prima delle elezioni amministrative del 12 giugno, ne pubblicherà una valutazione complessiva.
“In un Paese che è 33° su 49 in Europa per legislazione, tutele ed azioni antidiscriminatorie verso la comunità LGBTQI+ (dati ILGA 2022), riteniamo di vitale importanza verificare, anche in sede locale, gli impegni in tal senso della politica”, affermano i referenti dell’associazione.