Cultura e tempo libero - 27 maggio 2022, 18:00

Fuori "Spell and Cast", primo singolo di Martina Spertino. "Canto da quando ne ho memoria. Ecco il mio lavoro artistico ai margini" (INTERVISTA)

Un'anima con tante sfumature di colori. "Il mio singolo è un invito ad abbracciare quell’essere selvatico che vive nei boschi e ci vede anche da solo, anche se fuori è notte"

Martina Spertino

Martina Spertino

Un giovanissimo talento, una grande emotività nascosta dietro la musica. Martina Spertino, cantante, musicista e performer, ha da poco fatto conoscere al pubblico il suo primo inedito, "Spell and Cast". 

Un'anima bella, artistica e personale. Ecco alcune delle tante sfumature.

L'intervista

Martina, come e quando è nata la tua passione per la musica?

La musica, più che essere una passione, è parte di me e lo era ancor prima che nascessi: era tra le foto dei miei antenati, nelle fisarmoniche e clarinetti che hanno accompagnato i miei nonni per una vita.

Il mio percorso con la musica, poi, si è sviluppato in sordina e in solitudine: ero spesso da sola in casa, per esorcizzare il silenzio cantavo. La mia voce diventava la mia compagna preferita di giochi e lo è tutt’ora. Canto da quando ne ho memoria, studio invece da 10 anni: prima al Conservatorio Giuseppe Verdi di Asti, poi alla Gypsy Music Academy di Torino, successivamente nella sede vercellese dell’Accademia Lizard e infine per il conseguimento del Bachelor Of Arts, nella sede bolognese della University Of Bedforshire. 


Cosa fai nella vita? La musica per te è un hobby o una professione? Riassumiamo le tappe del tuo percorso artistico

Nella vita sono un’insegnate di canto moderno professionista: lavoro ad Asti, presso l’Accademia Musicale AltriSuoni, in collaborazione con l'Associazione Music Fattory di Ozzano Monferrato e presso la Scuola di Musica LaDoReMi di San Damiano d’Asti, oltre che impartire lezioni presso il mio studio privato a Portacomaro. Sono una musicista e cantante professionista, mi esibisco accompagnata dal mio pianoforte portando nei club, nelle strade e nei locali brani pop, rock e blues. All’attivo ho un progetto di inediti, L’Hivèr in collaborazione con Samuele Poletti, Sergio Todaro e Leonardo Viviani. Difendere il diritto al lavoro quando di lavoro si è una musicista è faticoso: mi sono spesso trovata a rispondere a domande quali “sì, ma di lavoro cosa fai?”. Il mio percorso artistico è pregno di studio, lavoro e dedizione. In questi 10 anni di studio, ho davvero esplorato tantissime correnti musicali, performative e artistiche differenti, cercando sempre di trarre qualche insegnamento. Con il mio lavoro cerco di aiutare le persone ad essere quello che soganano di essere e cerco di regalare delle emozioni e delle riflessioni utili per la collettività.

Come definisci il tuo lavoro artistico?

Definisco il mio lavoro artistico, “ai margini” e questo l’ho imparato dagli artigiani del mestiere, artisti e professionisti che sono venuti prima di me. Lavorare “ai margini” delle discipline artistiche, trovando nella commistione di musica e teatro, teatro e corpo, corpo e suono mi ha permesso di diventare la poliedrica artista che sono oggi: insegnante, musicista ed autrice di performance inedite.

Per anni ho cercato di trovare una collocazione al mio lavoro, per darmi un’etichetta che fosse riconoscibile ed identificabile. Oggi so che quell’etichetta non può essere data: io sono le esperienze che ho scelto di vivere e nulla di meno.

È da poco uscito il tuo primo inedito. Racconta tutto

L’emozione di vedere una propria idea edita e riproducibile su tutte le piattaforme è davvero unica e totalizzante. L’inedito uscito ha come titolo “Spell and Cast” ed è il frutto del progetto l’Hivèr, un gruppo formato dalla sottoscritta in orgogliosissima collaborazione con il chitarrista siciliano Sergio Todaro, il batterista Samuele Poletti del ferrarese e del produttore di Ravenna Leonardo Viviani. Il brano è nato grazie all’incontro di queste persone e alla comune visione della musica e di un suo sviluppo e futuro condiviso. 

L’Hivèr significa inverno, ma foneticamente vuole anche dire intestino: con Spell and Cast ci siamo dovuti guardare dentro, ritornare in luoghi della memoria poco esplorati, tornare nel ventre e nelle viscere. Archeologi di noi stessi, abbiamo dato vita insieme a quello che è stato definito “un inno pagano femminista” e la quale nomenclatura mi rende irriverentemente fiera. Personalmente, Spell and Cast mi ha dato la possibilità di vestire panni più sperimentali, accompagnandomi in quella che è la wawe synth-pop. 

ASCOLTIAMOLO


Che messaggio vuoi mandare con questo tuo primo lavoro?

Il moto di creazione di questo brano nasce da una frase che mi ha molto colpita, e che sta negli ultimi anni facendo da leit movit della mia produzione artistica: “L’umanità ha sempre avuto paura delle donne che volano, siano esse streghe o libere”. Spell and Cast è una rivendicazione di quelle che sono le percezioni femminili, di tutto quel sottobosco di sensazioni che ci sono state nel tempo negate: l’ignoto, il pericoloso, il politicamente scorretto. È un invito ad abbracciare quell’essere selvatico che vive nei boschi e ci vede anche da solo, anche se fuori è notte (e no, il riferimento a “Donne che Corrono coi Lupi” non è casuale). È davvero il tempo per me, e per noi, di dichiarare i nostri intenti al mondo e di perseguire i nostri obiettivi, perchè essere fedeli a se stesse è forse ciò di cui dobbiamo riappropriarci maggiormente. Di ciò di cui io devo riappropriarmi maggiormente.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi? Al momento hai altri progetti attivi in parallelo?

L’esperienza di creare musica inedita è stata per me fonte di ispirazione e ha dato luce ad una spinta creativa molto forte. Ho capito che il lato del mio lavoro che maggiormente mi stimola è proprio questo: creare. Dopo le performance “Gea”, vincitrice dell’Albe Art Gallery Special Jury Mention e “Il Suono dei Luoghi” concerto-spettacolo vincitore del bando “Giovani artisti e territorio”, sto gettando le basi per la creazione ed esplorazione del concept “No-body’s Room”, una performance che vuole portare in scena il mio rapporto con la rettocolite ulcerosa cronica, con la quale convivo da 5 anni e il mio lavoro di ricerca con la loop station e la musica elettronica. Nel frattempo, mi impegno per portare avanti, insieme agli altri fondatori (Alessandro De Muro, Marco La Sala, Giada Galluzzo e Lucia Furlanetto) il Collettino Artistico, un collettivo aperto a tutti gli artisti della Provincia di Asti che ha come obiettivo quello di rendersi crocevia di idee, progetti musicali e artistici di qualsiasi genere, possibilità lavorative e contatti.

 

BIOGRAFIA: CHI È MARTINA SPERTINO

Martina Spertino è una cantante, musicista e performer italiana con sede ad Asti, Italia.

Collabora con il dipartimento di ingegneria cinematografica del Politecnico di Torino nel 2017 e frequenta il seminario propedeutico di recitazione al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma nel 2018 con insegnanti di talento come Ejana Popova, Mirella Bordoni e Vito Mancusi.

Si forma prima al conservatorio "Giuseppe Verdi" di Asti dove inizia a sviluppare concetti di performing art grazie al Teatro della Crescita, dal 2013 al 2016. Successivamente si forma alla Gypsy Music Academy di Torino partecipando a masterclass della  rinomata vocal coach Cherly Porter ed Erika Biavati e recentemente studia in Lizard Academie Musicali sotto la guida di Alex Saitta. Studia pianoforte con Carlo Gaudiello.

Attualmente frequenta la University of Bedforshire, nella sede bolognese Music Academy nella quale sta conseguendo il Bachelor Of Arts in Music Performance.

Il suo concetto di arte è poliedrico e innovativo: oscilla tra la ricerca tecnica e una sensibilità spontanea frutto di anni di ricerca e lavoro. Questi elementi costituiscono la performer eclettica che è oggi, spesso impegnata nella rappresentazione del mondo attuale. Questo background contribuisce a rendere il suo lavoro “Ai margini delle discipline artistiche”, potendo avvalersi di una vasta commistione artistica mostrata sul palco.

Gli attuali progetti musicali, visionabili sul sito web o attraverso i canali social, ruotano attorno ai generi rock e pop. Infatti, grazie agli anni di studio, ha perfezionato le tecniche caratteristiche di ognuno di questi diversi generi, al punto di diventare insegnante di canto moderno nel 2019.

Nel 2021 vince il Bando Scouting emanato dalla Provincia di Asti e realizza “Il Suono Dei Luoghi” il suo primo spettacolo di musica inedita, creata a partire dal campionamento dei suoni caratteristici della sua terra.

Nel 2022 pubblica nell’ambito del progetto musicale L’Hivèr il suo primo singolo “Spell and Cast”, con la collaborazione di Samuele Poletti, Sergio Todaro e il produttore Leonardo Viviani.

Sul palco suona, canta e si esprime.

 

Link al sito web: www.martinaspertino.com

Elisabetta Testa

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