Cultura e tempo libero - 09 giugno 2022, 17:25

Vacanze nell’Astigiano dove Stendhal si chiama Enzo

Invito a scoprire la passione di un uomo per una chiesa romanica, tanta da riservarle decine di foto bellissime, tanta da avvicinarsi ad essere Sindrome

Uno degli scatti di Enzo Isaia in mostra

Uno degli scatti di Enzo Isaia in mostra

Saprete tutti a cosa si faccia riferimento quando si parla di Sindrome di Stendhal, ma vediamo come la definisce la Treccani. Complesso di manifestazioni di disagio e sperdimento psichico conseguenti a una forte esperienza emozionale subita, in particolare, da visitatori di centri storico-artistici dove più forte e caratterizzante è il contesto culturale.

Sindrome che prende a riferimento quanto espresso dallo scrittore ottocentesco francese Marie-Henri Beyle, sotto lo pseudonimo di Stendhal, dopo aver visitato la chiesa di Santa Croce in Firenze. Anche nell’Astigiano abbiamo uno Stendhal, con la sola differenza che il nostro, invece di scrivere, fotografa.

Ma sì che lo conoscete. Enzo Isaia. Le sue immagini dell’Astigiano sono così forti e riconoscibili che è impossibile non ne abbiate ammirata almeno una. Non ultimo per l’uso smodato che ne faccio sui social, a raccontare quanto sia bellissimo il nostro territorio. Ecco, Enzo da qualche tempo ha lasciato Torino a favore di Rocca d’Arazzo e da lì ha iniziato a trasferirci le sue esperienze emozionali a contatto con i borghi e le colline che lo circondano. Fin qui però direi tutto nella norma. La certezza di sindrome la si tocca invece, chiaramente e magnificamente, al solo citare uno dei signori simboli del migliore Romanico Astigiano: la chiesa dei santi Nazario e Celso, di fronte all’antica villanova Astesana di Montechiaro d'Asti. Enzo, da tempo, si è innamorato delle sue forme e della solitaria posizione. Da vero amante, l'ha fotografata in ogni stagione e orario, da vicino e non. E adesso, una parte della sua dichiarazione di rapporto sta per essere messa in mostra a Colcavagno, nel bel country resort dell'ex assessore regionale al turismo, Antonella Parigi, il Pampucet. Mostra che intitola Come in un sogno, romanico in cielo e che inaugura sabato prossimo, 11 giugno, alle 16.30.

Come in un sogno, non è solo il titolo della mostra, ma la dichiarazione della passione di un uomo. C'è chi sogna ripetutamente spiagge tropicali, chi la squadra del cuore vincente in coppe e campionato o chi di replicare le gesta di Pantagruel. Enzo no. Si è innamorato dell'estetica di questa chiesetta romanica, e l'ha portata nell’onirico, dedicandole un numero infinito di scatti che suggerisco di scoprire, se non proprio sabato prossimo, almeno in uno dei successivi fine settimana da qui al 18 settembre.

Davide Palazzetti

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU