Questo pomeriggio, presso la sede della “Format” di frazione Quarto, si è svolta l’ultima visita elettorale di ‘big’ della politica italiana in città per le ormai imminenti elezioni Amministrative. Protagonista dell’incontro, organizzato da “Asti al Centro”, coalizione nata dall’incontro tra “Cambiamo con Toti/Italia al Centro” e “UDC – Unione di Centro” è stato per l’appunto il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti, intervenuto a conclusione degli interventi degli altri relatori.
QUESTA LISTA RAPPRESENTA IL CENTRO POLITICO PER IL QUALE LAVORO DA TEMPO
“Avete un sindaco davvero bravo: asciutto, preciso, con grande competenza”, ha esordito il governatore, complimentandosi con Maurizio Rasero, presente in sala. “Questa lista – ha proseguito guardando all’ambito più prettamente politico – rappresenta il centro politico per il quale io lavoro da quando ho iniziato il progetto Cambiamo! Sono molto contento che si sia riusciti a mettere insieme queste due anime del mondo politico moderato, per una visione politica dei prossimi 5 anni.”
CALENDA E' INTELLIGENTE E DICE COSE CONDIVISIBILI, MA NON INCIDE
“Essere moderati – ha aggiunto – vuol dire mettere in campo competenza e pragmaticità, saper incidere. Ad esempio Calenda (fondatore e leader di Azione) è una persona molto intelligente e dice cose che spesso condivido, ma alla fine devi decidere se sei capace di unirti, costruire un dialogo ed essere una forza politica che abbia una massa capace di essere rappresentante”.
“Noi non facciamo politica per portare una testimonianza – ha concluso – ma per incidere. Siamo caratterizzati da una cultura di governo, non quella del ‘tanto peggio tanto meglio’, quindi vogliamo crescere, spiegando che si può farlo solo con la giusta spinta riformista”.
IL LAVORO SUL RETROPORTO E' OBBLIGATORIO
In quanto alle sinergie inerenti il retroporto di Genova, dopo aver ricordato la particolare conformazione geografica del territorio da lui governato ha affermato che: “Il lavoro che stiamo facendo con il Piemonte e con il vostro territorio oserei dire che è obbligatorio. Stiamo investendo molto per potenziare le aree a mare, per portare il porto di Genova da 2 milioni di contenitori a 4,5-4,7 ma non avrebbe senso farlo senza la garanzia di un supporto logistico nel retroterra”.
RASERO: IL RETROPORTO PORTERA' LAVORO E LAVORO E' DIGNITA'
Poco prima era intervenuto sul tema anche il sindaco Rasero, secondo cui “Assieme possiamo essere più forti anche con la Comunità Europea. Abbiamo già IREN pronta a investire milioni di euro sul territorio e l’operare nella gestione merci può fornirci un ulteriore modo per dare occupazione. Abbiamo bisogno di dare lavoro, ovvero dignità e indipendenza, alle persone. Per farlo è necessario avere dei progetti e possibilità di investire”.