Politica - 14 giugno 2022, 12:30

Rasero ‘senza freni’ tra progetti, attacchi alla minoranza e un pizzico d’autocritica [VIDEO]

Tra gli annunci la convocazione degli "Stati Generali della Città di Asti", le dimissioni dal CdA di AstiMusei e l'ipotesi di avvio dell'iter per un nuovo piano regolatore. Durissimo con l'opposizione: "Mi hanno trattato come un delinquente, ma gli astigiani hanno capito il lavoro fatto"

Alcuni scatti realizzati da Merfephoto - Efrem Zanchettin

Alcuni scatti realizzati da Merfephoto - Efrem Zanchettin

Confortato da risultati numericamente eclatanti tanto riguardo il suo gradimento personale, quanto quello della lista civica che porta il suo nome, di gran lunga prima forza politica in città (“Da soli, abbiamo ottenuto la sommatoria delle percentuali di tutte le altre liste della coalizione e ci avanza ancora qualcosa”, ha sottolineato), il sindaco Maurizio Rasero ha prontamente indetto una conferenza stampa per fare il punto sulle elezioni e iniziare a guardare alle prossime mosse, ovvero la formazione della giunta (“Prevedo di comunicarla a stretto giro, sarà composta da nove assessori di cui almeno 4 vorrei fossero donne) e la convocazione del primo Consiglio comunale del nuovo quinquennio amministrativo che, condizioni meteo permettendo, si svolgerà all’aperto così come quello di cinque ani fa.

GLI STATI GENERALI DELLA CITTA’ DI ASTI

Moltissimi i temi toccati nel corso dell’incontro con i giornalisti, durato oltre un’ora, nell’ambito del quale il primo cittadino rieletto ha anche comunicato alcune imminenti provvedimenti estremamente rilevanti. Ad iniziare dalla convocazione degli “Stati Generali della Città di Asti”, aperti a associazioni e società civile, nell’ambito dei quali confrontarsi su quale ‘impronta’ futura dare alla città. “Avrei potuto giocarmi questa carta nei mesi scorsi – ha affermato Rasero – ma ho preferito non farlo per evitare un’ennesima accusa di propaganda elettorale. Voglio invece sia un confronto franco e aperto”.

LE IMMINENTI DIMISSIONI DAL CDA DI ASTI MUSEI

Altra decisione molto importante annunciata sono le sue dimissioni da membro del CdA di AstiMusei: “Ente che in questi anni è cresciuto molto e sta lavorando benissimo per la valorizzazione della cultura. Inizialmente c’era necessariamente bisogno che il sindaco del capoluogo sedesse nel consiglio di amministrazione, ma ora è in grado di camminare con le sue gambe quindi prossimamente ufficializzerò le mie dimissioni”.

AL VIA L’ITER DI UN NUOVO PIANO REGOLATORE?

Il terzo ‘annuncio’ di grande peso ha riguardato l’idea di avviare l’iter per la realizzazione di un nuovo piano regolatore cittadino: “Con quello attuale, che non rispecchia più le esigenze della città, le varie giunte che si sono succedute sono andate avanti a colpi di varianti, ma ora è giunto il momento di realizzarne uno nuovo. Sono consapevole che l’iter è estremamente lungo, pertanto sicuramente non giungerà al termine nel corso del mio secondo mandato”.

“FAREI VOLENTIERI UN TERZO MANDATO”

Secondo e ultimo, con l’attuale normativa, anche se la ‘voglia’ di Maurizio Rasero di continuare a fare il sindaco anche dopo il 2027 è tanta e lui non fa assolutamente nulla per nasconderla: “Se mai dovessero cambiare le leggi, vi dico fin d’ora che io sarei pronto a candidarmi per una terza volta consecutiva. Tolta mia madre, che è la persona cui sono più affezionato al mondo, non ho particolari legami famigliari e amo moltissimo fare questo lavoro”.

LA TOTO GIUNTA

“Il risultato ottenuto in prima persona e dalla mia lista – ha argomentato – mi consentirà di poter operare con le mani più libere senza che ci sia chi mi critica dicendo ‘Eh, ma tanto decide tutto Galvagno’, ‘Opera come vuole la Banca’ e altre amenità. Queste insinuazioni non erano vere neppure nei cinque anni trascorsi, ma a maggior ragione ora non avranno ragion d’essere”.

Pertanto, nel giro di qualche giorno, è presumibile venga ufficializzata la giunta, sulla quale per il momento vi sono due punti fermi: che sarà composta da 9 nomi, almeno quattro dei quali dovrebbero essere di donne, e che tra gli assessori figurerà ancora l’ingegner Stefania Morra, componente ‘tecnico’ che, ha affermato il sindaco “In questi anni si è rivelata indispensabile” e pertanto verrà riconfermata.

Non saranno invece ‘della partita’, per loro decisione, l’assessore alla Cultura Gianfranco Imerito e l’ex assessore ai Servizi Sociali, dimessasi dopo la condanna in primo grado per la “’Rimborsopoli’ regionale, Mariangela Cotto. Tra gli altri nomi più ricorrenti, che Rasero di fatto non ha né smentito e né confermato, quello di Paride Candelaresi (lista Giovani Astigiani) alla Cultura al posto del citato Imerito e quello dell’ex presidente del Consiglio comunale Giovanni Boccia ai Servizi Sociali e Volontariato, ambito che ben conosce in veste di presidente dell’associazione ‘Con Te Onlus’.

Potrebbe entrare in giunta anche il presidente uscente del Consiglio comunale, ovvero Walter Rizzo che, forte della sua decennale esperienza nel mondo dello sport, potrebbe appunto andare ad occupare quella importante ‘casella’. Lasciata vacante lo scorso autunno, a seguito di dimissioni che hanno fatto ipotizzare scissioni a destra poi rientrate, dal votatissimo Mario Bovino che, proprio in virtù del risultato ottenuto dovrebbe trovare posto nella composizione della ‘squadra’ che amministrerà la città.

LE PRIORITA’ DELL’IMMEDIATO FUTURO

Molti i dossier aperti, dal collegamento leggero (“Mi hai fatto venire un colpo – ha commentato Rasero rispondendo alla domanda di un giornalista che l’aveva definito TSO, ovvero Tangenziale Sud Ovest – perché l’avevo associato al trattamento sanitario obbligatorio. La firma di quei trattamenti è una dei compiti del sindaco che più mi pesa: posso anche leggere la documentazione medica, ma che ne posso capire io? Sarebbe più sensato la responsabilità di decidere della vita di queste persone se la assumessero i medici”) a quello sul retroporto di Genova ad investimenti in collaborazione con IREN (“Ho chiesto di poter incontrare il loro amministratore delegato per valutare insieme la situazione”) ai lavori, da più parti caldeggiati, sul cavalcavia Giolitti.

Che tra poche settimane sarà parte del percorso del secondo Asti Pride, manifestazione che questa volta non avrà il patrocinio del Comune. “Io non ho nulla contro il pride, anzi siamo stati l’Amministrazione che ha fatto di più su certe tematiche, istituendo ad esempio il Nodo Antidiscriminazioni”. “Se però mi chiedete se sono contento del percorso ha aggiunto – non posso che rispondervi di no perché mi bloccheranno mezza città in pieno luglio”.

A un giornalista che gli ha chiesto se chiederà agli organizzatori di aprire il corteo, come avvenuto al Pride romano con il sindaco e il presidente della Provincia, ha seccamente replicato: “Quello è l’ultimo dei miei problemi”.

MI HANNO TRATTATO COME UN DELINQUENTE

Nel corso del lungo incontro, Rasero non ha mancato di commentare gli esiti tutt’altro che soddisfacenti ottenuti da alcune liste di minoranza e da relativi consiglieri d’opposizione, con particolare riguardo per due sue ‘bestie nere’ come il Movimento 5 Stelle e la consigliera Angela Quaglia.Sono abbastanza sicuro che almeno una volta la settimana vi scriverà (ai giornali, ndr.) per lamentarsi di qualcosa che non va in città – ha affermato a riguardo di quest’ultima – e magari ogni tanto rispondentele… Non mi ha mai perdonato di essermi candidato sindaco cinque anni fa e da allora non perde occasione per darmi contro, si è visto nelle urne con che esiti…

“Il Movimento invece è passato da quattro consiglieri a uno (Massimo Cerruti, che cinque anni fa lo sfidò al ballottaggio), se continuano così al prossimo giro saluteremo anche lui e ciao ciao stelle. In questi anni mi hanno detto di tutto e, se posso capire ed accettare le critiche sul piano politico, sensate nel confronto dialettico maggioranza-opposizione, non posso invece accettare gli attacchi sconsiderati. Mi hanno trattato come un delinquente, cercando di portarmi in Tribunale per i roghi al campo nomadi, mentre il ‘consigliere delle periferie’ (Giorgio Spata, ndr.) non perdeva occasione per postare sui social foto in cui mostrava questa o quella cosa che non andava. Peccato che, nel tempo che lui impiegava per fare propaganda, io avevo già dato indicazioni per risolvere le problematiche”.

SE MI DAI UNO SCHIAFFO, TI RENDO DUE CALCI NEL CU*O

“Uno dei passi che mi ha sempre convinto poco della Bibbia è quello del porgere l’altra guancia… Non ci penso neanche! Se mi dai uno schiaffo, io ti rendo due calci nel culo (testuale, ndr.)”. “Detto questo, però, non porto rancori e quindi sono pronto a collaborare con l’opposizione su temi di interesse comune per la città. Una collaborazione reale e leale, però, non come la volta scorsa che inizialmente hanno annunciato tutta la più buona volontà e dopo qualche settimana erano già lì a puntarmi il dito contro”.

DELEGHERO’ DI PIU’

Sono consapevole di non aver un carattere facile ha commentato – e conosco bene i miei difetti. Tra cui, pur non essendo ‘l’uomo solo al comando’ che l’opposizione ha raccontato per anni, il cercare di seguire tutto in prima persona. Ecco, uno degli insegnamenti più importanti di questi cinque anni trascorsi è che debbo impegnarmi per delegare di più ai miei validissimi collaboratori”.

Gabriele Massaro


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