Economia e lavoro - 04 luglio 2022, 15:38

Vigilanza privata: in agitazione, anche ad Asti, i sindacati per il mancato rinnovo del contratto di lavoro

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil: "La crescente inflazione e l'aumento vertiginoso dei prezzi ha fatto cadere in drammatica povertà le lavoratrici e i lavoratori del settore e le loro famiglie"

Vigilanza privata: in agitazione, anche ad Asti, i sindacati per il mancato rinnovo del contratto di lavoro

Oggi si sono riuntiti i quadri sindacali e le Rsa di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil della vigilanza privata e dei servizi fiduciari del Piemonte, per valutare lo stato della vertenza per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro.

"Il sentimento che è emerso - spiegano le tre sigle -  è lo sdegno per il comportamento vergognoso degli imprenditori del settore, che si inventano di tutto pur di non rinnovare il contratto ai loro dipendenti che invece con il loro lavoro li arricchiscono. Sono quasi sette anni che le retribuzioni già da fame in origine rimangono ferme. La crescente inflazione e l'aumento vertiginoso dei prezzi ha fatto cadere in drammatica povertà le lavoratrici e i lavoratori del settore e le loro famiglie.

I sindacati ritengono che la trattativa interrotta dagli imprenditori del settore vada riaperta immediatamente per arrivare quanto prima al rinnovo contrattuale con un primo prioritario obbiettivo: "Dare - rimarcano - salari dignitosi a lavoratrici e lavoratori del settore. A tal fine occorre riprendere e dare continuità alla lotta fino alla firma del Contratto e sollecitano in tale direzione decisioni delle organizzazioni sindacali nazionali".

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil si impegnano a: "Mantenere costante l'informazione nei luoghi di lavoro e la divulgazione dell'evoluzione della vertenza, attraverso i mass media e tutti i canali social disponibili, sostenere con il massimo sforzo la lotta, gli scioperi e le iniziative di mobilitazione che verranno definite a livello nazionale sul territorio regionale, anche articolandole, se opportuno, a livello territoriale e aziendale".

I sindacati rimarcano che potranno essere avviate vertenze legali. Rimarca Francesco Di Martino Uil: "Ormai le guardie giurate e gli operatori dei servizi fiduciari hanno una retribuzione già da fame, tali da far cadere in povertà loro e tutte le famiglie. Siamo pronti ad aprire vertenze per il recupero salariale, la lotta non si ferma ".

Redazione

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