Gestione ecologica della vigna. Restare attenti all’ecosistema ma ottimizzare la produttività. Favorire la biodiversità. Tutti concetti più che validi, ma che a conti fatti sembrano difficili quantomeno da comprendere. Per alcuni, addirittura, utopici. Eppure non è così come dimostrano studi moderni riguardanti l’applicazione e la sperimentazione di nuove tecnologie nel campo dell’agricoltura.
Tra questi esemplare il caso di NoviAGri, il progetto di ricerca promosso dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato che sta lavorando sul trattamento ecologico delle malattie in vigneto.
Il New application Of Vegetation Indexes in AGRIculture, questo il significato dell’acronimo, è finanziato con la Misura 16 Operazione 16.1.1. del PSR dalla Regione Piemonte e ha come focus, per contrastare le malattie in vigna, la gestione dei trattamenti e la formulazione di protocolli di lotta ad hoc, grazie all’uso di tecnologie innovative. “Promuovendo questa ricerca abbiamo voluto mettere le fondamenta per il futuro della viticoltura e assicurare un orizzonte felice al nostro territorio” ha dichiarato Filippo Mobrici, presidente del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato.
“Senza il Monferrato non esisterebbe nulla di ciò che siamo o facciamo, e abbiamo il dovere di preservarne l’ecosistema e la natura. Siamo ansiosi di vedere l’atomizzatore diventare realtà, l’aspettativa ormai è altissima”.
Obiettivo del progetto realizzare un prototipo di macchina irroratrice a gestione automatica della distribuzione di fitofarmaci, implementando un’App per smartphone per il miglior settaggio della macchina stessa e definendo un DSS (Decision Support System) sistema di riconoscimento delle piante colpite da patologie che portano a una colorazione deviata della chioma. Un vero e proprio lavoro a 360° che ha visto numerose professionalità all’opera: tecnici Agronomi, l’azienda Spezia Srl depositaria del marchio Tecnovict, il Dipartimento di Scienze Agrarie Forestali e Alimentari dell’Università degli Studi di Torino (DISAFA) e diverse aziende vitivinicole del Monferrato, che si sono rese disponibili per la sperimentazione in campo iniziata 12 mesi fa. Parallelamente prosegue la fase di sviluppo del prototipo meccanico.
Con il trasferimento di queste innovazioni alle aziende si potrà aumentare l'efficacia delle strategie di difesa, diminuire l'inquinamento dovuto alla deriva dei fitofarmaci e ridurre i costi di gestione; basti pensare che si potrebbe generare un risparmio di agrofarmaco stimato fino al 40% e un risparmio di acqua necessaria al trattamento variabile da un 10 a un 40%, utilizzando in modo complementare le tre soluzioni in via di sviluppo.
“Il Monferrato è Green ed ecosostenibile ed è nostra intenzione che continui a essere sempre di più una bandiera della viticoltura sostenibile in Italia”.
Il giorno 8 luglio alle 10, presso la sede del Consorzio al Castello di Costigliole d’Asti si terrà il Convegno di presentazione del Progetto Noviagri, importante occasione per raccontare il lavoro svolto fino ad oggi e le fasi conclusive del progetto, prima che il prototipo diventi realtà.