"Siamo la più grande manifestazione di popolo di questa campagna elettorale… grazie grazie grazie. Alla faccia di chi decine di migliaia di persone così non le può mai avere". Così Matteo Salvini si è rivolto ai leghisti accorsi al raduno di Pontida, oggi, 18 settembre, dopo una mattina che ha visto riempire gradualmente e inesorabilmente il prato e ha scandito gli interventi di esponenti da tutt’Italia. Non prima di aver ricordato i militanti scomparsi.
I sei impegni
Ancora prima del discorso ufficiale e dopo l'ingresso tra selfie con i partecipanti, Salvini sale sul palco e chiama subito “al lavoro” per il futuro: "Rimanga agli atti un impegno dei ministri e dei governatori della Lega, tutti uniti da Nord a Sud, a prendere per mano questo Paese".
I sei impegni: stop alle bollette, autonomia regionale, flat tax, stop alla legge Fornero sì quota 41, giustizia giusta e stop sbarchi.
L'astigiano Carosso
"Un momento magico, ci sono migliaia di persone, ha rimarcato l'assessore regionale alla Montagna, l'astigiano Fabio Carosso. Questo prato ha dato gli inizi alla nostra Lega, dobbiamo lavorare per rispettare il territorio e solo la Lega rispetta i giovani, le famiglie, i commercianti e, appunto, il territorio".
"«Qua c'è l'Italia che sogna, spera e guarda avanti. Unita nel lavoro, nel sogno, nella bellezza - ha detto ancora Salvini arringando la folla -. L'autonomia premia chi governa bene e toglierà le maschere, gli alibi, ai De Luca, agli Emiliano, ai chiacchieroni che danno sempre la colpa agli altri... Viva il Sud che ha la testa alta e ha voglia di lavorare".
E ancora: "Letta, Di Maio.. parlano di Russia, Ungheria, America e Cina. Non parlano dell'Italia agli italiani. Qui vogliamo solo fare l'interesse del popolo italiano e chiediamo rispetto".