Politica - 23 settembre 2022, 19:32

Piero Vercelli: "Inseguendo moderati e agenda Draghi, il Partito Democratico è lontano dalla sinistra"

"Gli elettori - ha affermato l'ex assessore - sono disorientati. Conte è il leader che tocca maggiormente le tematiche dimenticate dal PD"

Immagine d'archivio di Piero Vercelli, con alcuni compagni di partito, in corteo al Primo Maggio

Immagine d'archivio di Piero Vercelli, con alcuni compagni di partito, in corteo al Primo Maggio

Quella di Piero Vercelli è una storia di lunga militanza a sinistra, senza se e senza ma. Già assessore alle Politiche Sociali nella giunta guidata da Fabrizio Brignolo e candidato alle elezioni regionali nelle fila del Partito Democratico, da alcuni anni non figura più con ruoli di politica attiva, ma la sua ‘voce’ rappresenta comunque un punto fermo di militanza e coerenza politica.

La premessa era doverosa per sottolineare come, a pochi giorni dall’apertura delle urne per le elezioni politiche – che peraltro vedono candidata, proprio nel PD, sua cognata Ornella Lovisolo, moglie di suo fratello Roberto, a sua volta consigliere comunale – le sue riflessioni critiche sulla gestione del partito, tanto a livello locale quanto nazionale, non possono lasciare indifferenti. 

Iniziamo proprio da qui, dai rapporti di parentela: immagino in famiglia abbiate parlato del suo scontento, che ‘pesa’ ancor di più considerando che sua cognata è candidata…
Fortunatamente la mia è una famiglia in cui ci si può confrontare apertamente, nel rispetto delle idee reciproche. Ornella è una risorsa molto importante e sono certo che, se eletta, svolgerà al meglio delle sue capacità il compito assegnatole, ma qui il punto è un altro. Io non discuto le capacità delle singole persone, quanto piuttosto la gestione del partito che, a furia di ‘inseguire’ miraggi centristi e l’agenda Draghi, ha perso di vista i valori fondanti della sinistra. Che ne è stato delle periferie, dei poveri, delle priorità sociali? Dimenticate… Il problema non si pone solo su scala nazionale, ma anche locale… Se guardiamo alle elezioni amministrative dei mesi scorsi, il PD astigiano è di gran lunga quello che ha ottenuto i risultati peggiori, inferiori alla metà delle percentuali toccate altrove. Per cui, evidentemente, chi guida il partito qualche domanda dovrebbe farsela… Io credo e spero che, dopo le elezioni, si prenda atto di questo fallimento politico.



Alla base del quale, se ho ben compreso il suo pensiero, vi è la considerazione che il Partito Democratico non è più di sinistra?
Non spetta a me dare giudizi di merito, mi limito a analizzare quello che vedo. Ovvero che, sia a livello nazionale che locale, si sono persi i riferimenti alla base di una solida realtà di sinistra. Se guardo alla campagna elettorale, il leader che ha espresso le idee maggiormente progressiste è sicuramente Giuseppe Conte.

 

Ne consegue che domenica lei barrerà le caselle M5S, di fatto votando per Massimo Cerruti alla Camera, sulle schede elettorali?
Per quanto ho avuto modo di vedere, Massimo Cerruti ha fatto un ottimo lavoro in veste di consigliere comunale, operando coerentemente con le proprie idee, quindi sono convinto che possa fare altrettanto bene se verrà eletto in Parlamento.

 

Queste considerazioni comportano che, in un prossimo futuro, lei possa lasciare il PD e entrare nel Movimento 5 Stelle?
No, non ho detto questo… si può fare politica in molti modi, dentro e fuori da partiti e movimenti, quindi davvero non so cosa farò in futuro. Però, per certo mi piacerebbe che ci fosse la volontà, da parte di chi si riconosce nelle idee progressiste, di lavorare a una ‘casa della sinistra’. Un contenitore politico che ponga le proprie basi sulle idee, ancora prima che sulle persone.

 

In sostanza un ‘contenitore’ che racchiuda le varie anime della sinistra?
Qualcosa del genere, sì. A costo di chiuderci un mese in un monastero e uscirne soltanto una volta definiti una serie di punti su come contrastare la povertà, supportare le periferie e altre tematiche che il Partito Democratico sembra avere dimenticato, preferendo inseguire il voto centrista e la cosiddetta ‘agenda Draghi”… Ma cosa pensano di trovarci lì dentro? Delle idee? Al massimo possono trovarci una calcolatrice. La politica, ormai da troppo tempo, non svolge più il ruolo che le spetta perché ha completamente abdicato all’economia.

 

Seguendo questa linea di pensiero immagino lei abbia le idee ben chiare anche sul problema, sempre più grave, del caro energia e delle bollette alle stelle…
Certo. Io sono dell’idea che si dovrebbe pagare i medesimi importi dell’anno precedente, anziché 4-5 volte tanto. Qualcuno mi spiega perché mai dovrebbero essere i cittadini a pagare, letteralmente, le speculazioni di chi opera in quel settore? Vogliamo riprendere il controllo delle nostre vite o continuare a lasciarlo in mano al mondo dell’economia e dei poteri forti?

Gabriele Massaro


Vuoi rimanere informato sulla politica di Asti e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo ASTI
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediAsti.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP ASTI sempre al numero 0039 348 0954317.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

SU