"Come è risaputo, sono stato eletto a rappresentare alla Camera dei Deputati la nostra Nazione e il territorio identificabile come Langhe, Roero e Monferrato. Il lavoro che mi aspetta è impegnativo e assorbirà molto tempo e concentrazione".
Con queste parole Marcello Coppo, neo deputato di Fratelli d'Italia e ormai ex assessore a Sicurezza, Polizia municipale, Protezione civile, Controllo del vicinato e periferie, Ambiente, ha consegnato a mano al sindaco Rasero le sue dimissioni.
A succedergli il compagno di partito Luigi Giacomini.
Continuità garantita
"La continuità della Giunta è garantita, scrive Coppo, senza perdere tempo, come siamo abituati ad operare. Approfitto dell’occasione per ringraziare il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia e quindi Federico Cirone e Roberto Venturini, oltre a Paolo Bassi che ne faceva parte nei 5 anni precedenti e ovviamente Carlotta Accomasso che ne farà parte".
Coppo nella sua lettera ringrazia i consiglieri del gruppo che lo hanno sostenuto e "dato la forza politica di stare e agire in Giunta. Questo ringraziamento è pertanto una stretta di mano metaforica che rimarrà agli atti. Ringrazio i consiglieri di maggioranza e i componenti della Giunta, compresi quelli della passata consiliatura, per il supporto e lo schietto confronto che hanno sempre garantito".
Tutti hanno contribuito a migliorarmi
Il neo deputato ha ringraziato anche i consiglieri di minoranza con i quali c’è "sempre stato un buon rapporto di rispetto personale e umano, al netto della dialettica politica anche accesa. Ringrazio tutti i colleghi consiglieri, assessori, sindaci (anche dei paesi) in generale che ho incontrato nella mia vita amministrativa in comune, circoscrizione compresa, perché, magari a loro insaputa e me ne scuso, mi hanno insegnato molto e mi hanno migliorato ogni giorno, ogni consiglio comunale, compresi quelli più aspri o anche quelli ostruzionisticamente più noiosi, ogni riunione anche non formale era una lezione di vita. Vorrei ricordarvi tutti in questa lettera ma mi servirebbe almeno un anno per scrivere cosa mi ha trasmesso ognuno di loro".
Coppo ricorda di avere anche gradito alcuni attacchi e "se oggi sono quello che sono, è proprio per questo processo interiore di tesi, antitesi e sintesi di hegeliana memoria".
"La mia carriera politica (arte nobile a dispetto delle velenose sirene antidemocratiche dell’antipolitica) - continua Coppo - ha fatto un salto di grado grazie a tutti voi, compreso tu Maurizio che chiedi a te stesso sempre il massimo e ti adiri molto nelle rarissime occasioni in cui non ci riesci".
Anche Coppo piange
Il deputato, che afferma di essere, a volte imbarazzato da alcune lodi, ringrazia anche chi ha creduto nella sua politica, soprattutto agli inizi e ricorda la commozione nel leggera una lettera di un caro amico.
"Voglio rispondergli appena possibile nello stesso modo, di pugno ma su carta intesta della Camera dei Deputati, so che la terrà per futura memoria. Ebbene sì, anche Coppo piange e ammetto che la consegna di questa lettera all’ufficio protocollo mi fa sorgere emozioni che solo nell’adolescenza ho provato. L’importanza del ruolo di amministratore pubblico non è infatti data dall’esterno, quella è solo una conseguenza, ma da quanto uno se la sente come responsabilità nei confronti di tutte quelle persone che si sono recate al seggio a fare un segno con la matita e magari a scrivere un cognome sulla scheda. Questo non è un addio ma un arrivederci perché la politica comunale è nel mio DNA e sarò quindi al servizio di tutte quelle persone che si cimentano nella cosa pubblica. Guardatemi quindi come uno di voi, prestato al Parlamento. Al netto dell’Onorevole, sono sempre Marcello".
Qui il testo integrale