Cultura e tempo libero - 18 ottobre 2022, 07:25

Invito al rap chiama all'appello non solo i giovani. Le origini e i linguaggi, raccontati al Teatro Alfieri [FOTOGALLERY]

Candelaresi: "Conoscere come funziona e cosa racconta era una sfida che speravano di vincere e ce l'abbiamo fatta"

Galleria fotografica a cura di Merfephoto - Efrem Zanchettin

Galleria fotografica a cura di Merfephoto - Efrem Zanchettin

Non solo un linguaggio per giovani, ma una "rivoluzione" culturale simile a quella del rock, protagonista da diversi anni sulla scena musicale.

Spesso considerato "diseducativo", il rap unisce diverse forme artistiche, dettando mode e unendo stili musicali.

Di rap e cultura si è parlato ieri sera al Teatro Alfieri di Asti con 'Invito al rap'.

Un evento fortemente voluto dall'assessore alla Cultura, Paride Candelaresi per comprendere e raccontare l'impatto sociale di questo stile sulle nuove generazioni ma non solo.

Dalle improvvisazioni alle rime, dalle parti vocali alle melodie, l'incontro moderato dal giornalista Riccardo Santagati ha unito più stili e più età.

Un talk in cui i ragazzi hanno dialogato fra loro raccontando curiosità sul rap/trap dal 2006 ad oggi, le origini del genere, come si è evoluto e chi sono le nuove  promesse della musica, locali e non.

Sul palco dell'Alfieri con la  psicoterapeuta Claudia Tirone e Luca Tomatis, rapper specializzato in didattica territoriale, anche Losafra, Louis VInce, Kappa Effe - Apollo Clique, Ert -24/7, Gandar, Chester Perry.

E in platea molta curiosità.

"Un’operazione unica nel suo genere - ha spiegato soddisfatto del risultato Candelaresi -  siamo riusciti a portare a teatro un pubblico non così facile da intercettare. Credo che il compito di un assessorato alla Cultura sia anche quello di far conoscere, come raccontare il mondo che ci circonda attraverso il linguaggio e la forma di comunicazione dei giovani di oggi: il rap>">.

"Può essere - rimarca - un genere che non incontra il gusto di tutti, ma conoscere come funziona e cosa racconta era una sfida che speravano di vincere. Visto il grande pubblico presente in sala, composto da giovani e non solo, direi che ce l’abbiamo fatta".

Redazione

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