È allarme suicidi in Piemonte.
Questa mattina in Regione sono state esposte le allarmanti cifre in Commissione sanità; sono circa 400 all'anno in Piemonte, cinquemila in Italia.
Un fenomeno che con la pandemia è peggiorato, perché nel 2019 il dato nazionale si attestò a 3.680 persone che si tolsero la vita.
La crescita è preoccupante, come ha spiegato il presidente dell’Osservatorio nazionale suicidi Raffaele Abbattista: “C’è stata una vera impennata, ha sottolineato, ricordando che nel mondo i suicidi sono 900mila, un suicidio ogni quaranta secondi, con un forte interessamento della fascia giovanile under 18".
“Nel nostro Paese assistiamo a un suicidio ogni sedici ore e a un tentativo ogni quattordici. Il fenomeno del suicidio rappresenta il venti per cento delle cause per morte violenta, un morto su quattro, attestandosi in Piemonte intorno all’uno e mezzo per cento dei decessi totali”, ha spiegato Abbattista.
Forti disagi anche tra gli operatori sanitari
Anche il presidente dell’Ordine delle professioni Infermieristiche di Torino, Massimiliano Sciretti ha ricordato il disagio psicologico post Covid attribuibile a lockdown e pandemia, che ha colpito in maniera particolare anche gli operatori sanitari, nello specifico il comparto infermieristico.
Sciretti ha spiegato come gli operatori sanitari siano stati coinvolti pesantemente nello svolgimento della loro professione lungo tutto il periodo pandemico; ha anche sottolineato che durante il periodo pandemico si è riscontrata, da parte degli infermieri, la disponibilità a un interscambio di ruoli, mentre successivamente si sono avuti forti disagi di natura psicologica che hanno avuto delle ricadute quali lo stress emotivo all’interno dell’organizzazione sanitaria, accompagnato da un aumento dell’abbandono della professione alla luce della grave carenza di figure infermieristiche.
Si calcola che, dall’Italia, negli ultimi cinque anni siano stati circa ventimila gli infermieri che si sono trasferiti all’estero alla ricerca di una maggiore valorizzazione della professione e di uno stipendio più remunerativo.