Attualità - 19 novembre 2022, 08:25

Gianbattista Filippone: Vi racconto la mia 'verità' sul Palio e vicende giudiziarie

A pochi giorni dalla nomina, il neo Capitano del Palio replica alle polemiche e ai malumori conseguenti la sua elezione

Gianbattista Filippone (ph. Merfephoto - Efrem Zanchettin)

Nel mondo del Palio di Asti permane elevata la tensione dopo la recente elezione dell’unico candidato alla carica di Capitano del Palio, ovvero Gianbattista Filippone, nominato nel corso di una seduta del Consiglio del Palio piuttosto tesa, conclusasi a porte chiuse.

LA POLITICA NON DEVE ENTRARE NEL PALIO

Polemiche che però non scalfiscono più di tanto il diretto interessato: “Il Palio è passione – ha affermato – ci stanno discussioni ed anche litigi: senza però mai superare determinati limiti”. Confini che, secondo il neo Capitano, dovrebbero essere ben chiari e definiti: La politica non deve entrare nel Palio – spiega – purtroppo ci sono persone che, in assenza di argomenti più seri ed accattivanti, attaccano me per arrivare all'amministrazione comunale (riferimento a una nota stampa del Movimento 5 Stelle, ndr.): io non sono più in Consiglio comunale ed il Palio deve essere festa di popolo, verace e sanguigna, ma deve rimanere al piano delle persone e dei cavalli”.

I 5 STELLE PENSINO A PARTORIRE GRANDI IDEE, ANZICHE' CADERE IN STERILI IDEOLOGIE

“In quanto alla mia elezione, non ho ottenuto nessuna ‘spintarella’ ha aggiunto piccato – Ero l’unico candidato, l’unico che ha presentato via pec al protocollo del Comune la candidatura, pertanto, seguendo il regolamento sarei passato anche con una sola preferenza… ‘Questione di opportunità?’ Forse si, ma dopo tanti anni di lavoro per ricoprire una carica, quella di Capitano del Palio, che sognavo da bambino, non è facile mettere da parte la passione”. “Penso che questa parte politica così ‘accesa’, che strumentalizza tale ‘gossip’ per screditare l’avversario politico tramite la mia persona o farsi pubblicità, dovrebbe occuparsi di partorire grandi idee invece di cadere sempre in sterili ideologie”.

IN ATTESA DI GIUDIZIO SUL MIO RICORSO, SONO ANCORA MEDICO VETERINARIO

Il neo Capitano è passato poi a ribattere riguardo le vicende giudiziarie che lo vedono coinvolto, affermando: “Continuo a leggere che io sono stato radiato o addirittura “cacciato” dall'Ordine dei Medici Veterinari e che la mia clinica è chiusa – afferma – e invece, nel pieno del mio diritto, ho presentato ricorso e, grazie alla sospensiva prevista dalla legge ed ottenuta dall’avvocato Giuseppe Vertucci, continuo ad esercitare a pieno la professione di Medico Veterinario, cosa che faccio regolarmente presso la clinica di mia proprietà, tutt'ora aperta e funzionante”.

MI ATTACCHINO PURE SUL PALIO, MA NON MEDIANTE INESATTEZZE CREATE AD ARTE

“Pertanto – aggiunge – fino a quando questo ricorso non approderà alla decisione, che di certo non è stata fissata per il 15 dicembre, io sono, a tutti gli effetti, un Medico Veterinario e posso operare come tale”. “Anche la vicenda che mi ha visto coinvolto in Tribunale – prosegue Filippone – non si è chiusa con una formale condanna (ne è infatti stata disposta la ‘messa in prova’, ndr.): se mi vogliono attaccare lo facciano per motivi di Palio, ma non per politica e non con inesattezze create ad arte”.

Redazione