Solidarietà - 30 novembre 2022, 09:12

PIAM Onlus festeggia 20 anni… + 2

L’incontro in programma mercoledì prossimo fornirà anche l’occasione per presentarne il Bilancio Sociale

Bambini accolti alla Casa Alfa, centro di accoglienza all'ex Seminario di Asti

Bambini accolti alla Casa Alfa, centro di accoglienza all'ex Seminario di Asti

Anche se numericamente gli anni di attività sono 22, causa pandemia che ha costretto a rinviare la ricorrenza, il PIAM di appresta a festeggiare l’importante traguardo dei 20 anni di vita. E lo fa con un evento che è nel contempo l’occasione per presentare il proprio primo Bilancio Sociale.

L’importante appuntamento è in programma mercoledì 7 dicembre a Villa Quaglina (frazione Valle Tanaro 73, Asti). Si inizierà, alle 10, con un momento di confronto sulla storia e le attività della onlus, “PIAM 20 + 2, Il Bilancio Sociale di quello che abbiamo fatto e di quello che faremo”, cui parteciperanno i fondatori Alberto Mossino, Princess Okokon e i responsabili delle equipe dell’accoglienza.

Alle 11.30 è in programma la tavola rotonda “L’accoglienza come motore di sviluppo locale”, con Simona Tondelli, prorettrice dell’Università di Bologna; mons. Marco Prastaro, vescovo di Asti; Maurizio Rasero, sindaco di Asti; Osvaldo Milanesio, responsabile Settore Diritti e Politiche Sociali Regione Piemonte e Simona Sordo, Missione Collaborare per l’inclusione – Obiettivo Persone della Fondazione Compagnia di San Paolo. A seguire il brindisi.

Una festa, dunque, ma soprattutto un’occasione di riflessione, con le persone che in questi anni hanno accompagnato e sostenuto il PIAM, contribuendo a “viaggiare insieme” da vicino o da lontano.

“Sarà un’occasione – affermano i promotori della giornata – per ragionare sull’accoglienza che vorremmo, attenta al territorio, che crea sviluppo e coesione sociale. Per ragionare su chi siamo e dove vogliamo andare. Sul fare impresa sociale oggi”.

DENTRO IL PIAM

Progetto Integrazione Accoglienza Migranti, è una comunità, un’idea, una visione. Una realtà, nata e cresciuta ad Asti, che è diventata negli anni modello e punto di riferimento in tema di lotta alla tratta e accoglienza a livello nazionale: ha contribuito a scrivere le linee guida per la presa in carico delle vittime di tratta che oggi segue il Sistema di Accoglienza Nazionale (SAI, ex Sprar), ed è capofila della Rete Antitratta in Piemonte. Si occupa di questi temi dal 2000, con interventi integrati e programmi di protezione sociale a favore di donne e uomini vittime di tratta e sfruttamento. Dal 2011 sono stati avviati progetti di accoglienza e integrazione per richiedenti asilo, profughi e rifugiati.

I PRINCIPI GUIDA

• I diritti Accogliamo le persone mettendo al centro i loro diritti, il diritto alla formazione e a costruire un futuro di autonomia e integrazione.

• I bambini Sviluppiamo spazi e percorsi educativi per i bambini che accogliamo, perché non sono solo i figli dei migranti e delle vittime di tratta, sono i cittadini di domani.

• Lo sviluppo locale Proponiamo un’accoglienza che porti sviluppo locale, valore aggiunto al territorio, anche attraverso la terra, la riscoperta e la coltivazione di antiche colture.

• Un modello Progettiamo metodi e linee guida per l’accoglienza che possano essere esportati: per condividere e far viaggiare le esperienze.

I NUMERI

I numeri non sono tutto, ma raccontano molto della Onlus: in 20 anni di storia (+2!) hanno accolto oltre 800 persone. Hanno un bilancio di 2.225.871 euro (totale proventi e ricavi nel 2021). Dal 2002 al 2021 hanno ricevuto e reinvestito sul territorio di Asti e provincia contributi per 14.525.877 euro. Dal 2002 ad oggi hanno lavorato con la Onlus, svolgendo un lavoro di qualità e contribuendo a sviluppare i progetti e i servizi dell’associazione, 54 persone, molte delle quali impegnate ancora oggi.

Una percentuale, tra tante cifre, particolarmente rappresentativa è quella dei tirocini formativi delle persone accolte trasformati in contratti di lavoro, che ha raggiunto il 63%. Simbolo di un’accoglienza che è finalizzata all’autonomia e all’emancipazione delle persone: i componenti dello staff lavorano perché una volta uscite dai programmi abbiano gli strumenti professionali e culturali per “navigare” da sole.

UNA FAMIGLIA CHE CRESCE E SI EVOLVE: NASCE LA APP DI PIAM

Da 20 anni, più due, "siamo come una famiglia - affermano i responsabili della Onlus - Che lavora per dare una famiglia a chi l'ha persa: migranti, vittime di tratta, persone che grazie a noi possono costruire un futuro fatto di lavoro, libertà, dignità. E abbiamo bisogno di sostegno".

"Per questo - spiegano - abbiamo creato uno strumento per dare a tutti la possibilità di 'unirsi' alla famiglia, entrando a far parte della nostra rete di contatti, per costruire una cassa di risonanza capace di far sentire la nostra voce a sempre più persone".

Pertanto è nata una specifica APP, che consente di seguire passo dopo passo i progetti nel magazine, di fruire di contenuti multimediali esclusivi, di accedere alle esperienze che vengono organizzate e condividerne gli scatti con tutta la 'famiglia'.

Tutti i dettagli sono disponibili al sito: https://piamonlus.org/sostienici/

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

SU