Cultura e tempo libero - 02 dicembre 2022, 19:07

Applausi e successo per Paolo Conte all'Auditorium Agnelli di Torino, nella serata organizzata da Rotary di Asti

I proventi andranno in parte alla campagna internazionale del Rotary contro la poliomielite e in parte a iniziative sul territorio astigiano. Il presidente Florio: "Una serata strepitosa"

E’ stata una serata strepitosa, con un Paolo Conte in splendida forma che ci ha regalato due ore di concerto indimenticabili e con un pubblico calorosissimo, che affollava l’Auditorium del Lingotto in ogni ordine di posti e accompagnava le canzoni del Maestro scandendone i tempi con il battito delle mani e certificando il proprio giubilo con scroscianti e interminabili applausi”: il presidente del Rotary Club Asti, Luigi Florio, commenta con queste parole la serata organizzata a scopo benefico dal sodalizio astigiano giovedì 1° dicembre all’Auditorium Giovanni Agnelli di Torino, in cui Paolo Conte ha cantato brani tratti dal suo ultimo albo “Live at Venaria Reale” e storici successi quali Genova per noi, Impermeabili, Aguaplano, Diavolo Rosso, Sotto le stelle del Jazz, per non citarne che alcuni.

La serata è stata presentata dalla giornalista Rita Balistreri e dallo stesso Florio, che ha indicato le ragioni dell’attribuzione a Paolo Conte della massima onorificenza rotariana, la “Paul Harris Fellow”, nella generosità dimostrata dal Maestro nell’esibirsi ancora una volta a titolo gratuito per il Rotary (la prima volta fu nel 1987) con finalità umanitarie e sociali; i proventi andranno infatti in parte alla campagna internazionale del Rotary contro la poliomielite e in parte a iniziative sul territorio astigiano, in primis il sostegno alle famiglie fragili di malati oncologici attraverso l’associazione Astro, guidata da Franco Testore.

Al termine del concerto, nel camerino, è avvenuta la consegna ufficiale dell’onorificenza all’artista, alla presenza della moglie signora Egle, della manager Rita Allevato e di alcuni amici del Maestro, tra cui Caterina Caselli ed il farmacista astigiano Dodi Bocco Ghibaudi, che in gioventù fu tra i componenti della prima band astigiana fondata da Conte.