Economia e lavoro - 05 gennaio 2023, 15:46

I rincari di autostrade e carburanti preoccupano anche Confartigianato

“Si blocchino gli aumenti di questi giorni, il Paese non se lo può permettere”

I rincari di autostrade e carburanti preoccupano anche Confartigianato

Anche Confartigianato Asti esprime forte preoccupazione per i rincari delle tariffe autostradali, che si sommano al venire meno del taglio delle accise sui carburanti.

I pedaggi autostradali rincarano dall’1,5% al 4.5%, quest’ultimo è il rincaro registrato sulla Milano Torino – argomenta Giansecondo Bossi, direttore di Confartigianato Asti – Si tratta di rincari automatici, che in questo periodo di drammatica crisi non fanno certo il bene delle imprese e delle famiglie; come Confartigianato chiediamo una rimodulazione delle tariffe e invitiamo a non gravare in modo drammatico sugli utenti”.

A questi rincari, come detto, si aggiunge l’incremento di 20 centesimi al litro del gasolio, che ha raggiunto un costo alla pompa di circa 1,953 euro al litro. “Tra pedaggi più cari e gasolio alle stelle le nostre imprese sono in grossa difficoltà spiega Giovanni Rosso, presidente provinciale e regionale di Confartigianato Trasporti – autostrade più care ma con una viabilità sempre più difficile, per cantieri ormai permanenti. I nostri mezzi viaggiano ormai a pochi km/h, in media, con gravi ripercussioni sulla filiera della logistica del nostro paese. Ancora: i rincari di queste ore si sommano agli insostenibili costi di gestione, dalle assicurazioni al costo del lavoro. Che si rifletteranno sulle tariffe di trasporto e sulla tenuta delle imprese stesse”.

“Pertanto chiediamo che non vi siano aumenti automatici proseguono Bossi e Rosso –, chiediamo che la politica dei prezzi e delle tariffe stia dentro a una strategia complessiva di sviluppo: non si può imporre alle imprese di trasporto il rinnovo del parco veicolare, per mezzi più efficienti e meno inquinanti, e dall’altro aumentare il costo delle tratte autostradali, spingendo di fatto i mezzi su tratte alternative, con allungamento dei tempi di trasporto e danno per l’ambiente”.

“E’ trascorso solo un mese o poco più dall’assemblea nazionale di Roma, di Confartigianato Trasporto, nel corso della quale abbiamo significato al ministro Salvini la situazione drammatica del comparto: ora il rincaro previsto non va certo in questa direzione concludono i due dirigenti di Confartigianato – Chiediamo che si possa giungere al più presto a una presa di posizione del Governo, contro scelte che sono pericolose per il Paese”.

Redazione

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