La filosofia e le sue voci - 07 gennaio 2023, 09:00

La bellezza del pensiero

Nuovo appuntamento con le riflessioni di Simone Vaccaro, per la rubrica "La filosofia e le sue voci"

Fonte immagine: images.app.goo.gl/RpsjqPrUyQRTvM719

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Ragazzi, stringete i miei tentacoli

Korosensei, in Assassination Classroom di Yusei Matsui

Korosensei è un essere artificiale dalle sembianze di un polpo gigante di circa di tre metri, vola ad una velocità di circa Mach 20, ha distrutto circa il 70% della luna, è prossimo a fare altrettanto con la Terra e… è un insegnante formidabile di una sgangherata classe di diseredati che hanno perso la via il cui compito è ora quello di eliminare il loro prof prima che distrugga il pianeta…

Questa è grosso modo la trama del brillante manga Assassination Classroom di Yusei Matsui che tra scene comiche, quotidianità scolastica e combattimenti spettacolari, segue le vicende dei ragazzi della 3-E alle prese con un insegnate mostruoso. Eppure, fin dalle prime pagine, Korosensei si mostra estremamente premuroso con i suoi allievi, un docente non solamente preparatissimo su tutto lo scibile umano, ma anche e soprattutto prodigo di consigli orientando il suo insegnamento a rendere i ragazzi sempre più fiduciosi in sé stessi accompagnandoli in quel lungo processo di crescita che li renderà il più possibile autonomi e capaci di prendere decisioni importanti con maggior consapevolezza.

È da rimarcare però il valore simbolico che questo manga incarna e che permette di avvicinarsi a un grande filosofo quale Kant. Difatti, una delle sue più profonde convinzioni era proprio quella di non insegnare per mera trasmissione di conoscenze, di una batteria di informazioni pronte all'uso, ma di animare i suoi uditori a proseguire con gli studi, a sopravanzare quanto insegnato loro e a sviluppare autonomamente una linea riflessiva. Il filosofo di Köninsberg più volte ripeteva di non insegnare una filosofia specifica, ovvero la sua, ma di insegnare a filosofare, di insegnare a pensare. E il pensiero è di gran lunga più ampio e profondo che il sapere, che il conoscere. 

Ciò che accomuna Korosensei e Kant è il loro tentativo di mostrare, prima ancora che insegnare, la bellezza della libertà che solo un pensiero aperto e non pregiudizialmente soffocato da una trita ripetizione di un reiterato pacchetto di informazioni preconfezionato può rendere concreto. La libertà e l'autonomia del pensiero diventano così i valori in più di ogni insegnamento che sappia fare tesoro di ciò che lo ha preceduto e che proprio a partire da ciò è in grado di aprire nuovi percorsi e sentieri da percorrere che saranno battuti dagli allievi al termine del loro percorso di formazione. 

Simone Vaccaro

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