Il personale del Maina non riceverà lo stipendio di gennaio in quanto non ci sono più introiti.
A darne notizia il consigliere comunale di Ambiente Asti, Mario Malandrone, secondo il quale sarebbe comparso un messaggio su una bacheca.
"A loro non è concesso nessun ammortizzatore sociale - spiega Malandone - a differenza di altri lavoratori nelle stesse condizioni. E ne immagino l’amarezza. A occuparsi dei contributi, ci penserà l’INPS, pare. Si era chiesto alla Banca del territorio di mettere in campo un fondo che servisse in questa fase di ricerca di nuova collocazione per sostenere i lavoratori, ma pare non siano giunte risposte. Al Tavolo di crisi si son seduti sia il presidente della Banca C. R. Asti , che quello della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti ed è stata coinvolta la Regione".
Al Tavolo con le istituzioni locali, il Prefetto, la banca e la Fondazione è infatti intervenuta anche la Regione Piemonte.
"Perché la Regione Piemonte non estende la cassa integrazione straordinaria ai lavoratori della Casa di riposo? Potrebbe operare come successo in passato con un fondo messo a disposizione attraverso strumenti come il Fondo regionale per l’anticipazione sociale", rimarca Malandrone che conclude: "Chissà come potremmo interpretare il silenzio delle realtà finanziarie del territorio di fronte a più di 100 lavoratori senza ammortizzatori, in modo elegante, senza scadere nel gergale".