Economia e lavoro - 27 gennaio 2023, 07:00

Wayfinding ospedaliero e colori: che cosa è bene sapere?

Il wayfinding ospedaliero è un concetto salito alla ribalta qualche decennio fa

Wayfinding ospedaliero e colori: che cosa è bene sapere?

Il wayfinding ospedaliero è un concetto salito alla ribalta qualche decennio fa, quando le strutture ospedaliere complesse, o per meglio dire grandi e onnicomprensive si sono diffuse un po’ ovunque.

Si potrebbe definire come la disciplina che punta a rendere agevole la mobilità all’interno della struttura, e che non di rado fa affidamento a una vera e propria “segnaletica da ospedale”.

E’ wayfinding ospedaliero, per esempio, decidere dove, quali e quante insegne installare. Come anche decidere testi, dimensioni e persino colori delle insegne e della segnaletica.

Proprio i colori rappresentano una risorsa inestimabile, per chi vuole rendere  le strutture fruibili agilmente anche da chi vi mette piede per la prima volta.

Ne parliamo qui, fornendo una panoramica dei principi che regolano il wayfinding e parlando dei punti vendita più adeguati per acquistare segnaletica per ospedale personalizzata in plexiglass, polimeri e altri materiali.

L’importanza della segnaletica per una struttura ospedaliera

Prima di parlare del wayfinding ospedaliero è bene restituire un’idea dell’importanza che la segnaletica di un ospedale ricopre per la fruizione efficace dello stesso.

Il primo punto da prendere in considerazione è la grandezza delle strutture. Gli ospedali più piccoli stanno scomparendo, sostituiti dai grandi centri, i quali occupano aree di decine di migliaia di metri quadri. La stessa dinamica coinvolge anche le strutture private, sempre più ipertrofiche. Ciò riflette in parte una diversa gestione del denaro pubblico e degli investimenti privati, ma anche un approccio alla medicina che mette al centro l'integrazione tra le discipline.

Si arriva dunque agilmente al secondo punto, che è quello della complessità delle strutture. Queste, nel loro complesso, si occupano di tutto, dunque i locali sono suddivisi in maniera minuziosa per discipline e funzioni.

Tutto ciò porta inevitabilmente al disorientamento. Chi entra per la prima volta in un ospedale fa fatica a orientarsi, e viene letteralmente salvato dalla segnaletica dell’ospedale. Va da sé che se questa non è realizzata con cura, non procede da principi e strategie ben precise, la mobilità del paziente è ridotta. Di più, è ridotta la possibilità di fruire con serenità dei servizi.

È facile immaginare un paziente anziano in difficoltà di fronte a sigle, porte, corridoi, spazi ora vuoti ora gemiti di gente. Ed è altrettanto facile immaginare che questi giunga stanco, quasi debilitato, al luogo della visita o dell’intervento. Insomma, l’esperienza del paziente che - è bene ricordarlo - quando entra in un ospedale esercita un suo diretto, ne risulta viziata.

I principi del wayfinding ospedaliero

Il wayfinding punta a mettere ordine, a fornire un chiaro indirizzo strategico e strumenti operativi per la gestione della segnaletica in ospedale. La disciplina è oggetto di specialisti sicché si possono individuare alcuni principi cardine.

●        La sovrainformazione va evitata. Più che aiutare, confonde, causa perdite di tempo, genera ansia.

●        La suddivisione piramidale facilita l’orientamento. Piuttosto che riempire di informazioni un cartello, è bene agire per gradi, attribuendo a parte della segnaletica il ruolo di collettore di macro-informazioni (es. mappa delle torri) e alla restante parte il ruolo di segnaletica propriamente detta (es. informazioni sui reparti).

●        La semplicità dev’essere la stella polare. Il riferimento è all’uso di caratteri poco impegnativi e soprattutto grandi, alla prudenza nell’impiego di segni grafici.

●        La localizzazione linguistica è indispensabile. Le comunità sono multietniche, dunque è bene come minimo associare dei testi in inglese, arabo etc.

●        I colori rappresentano una risorsa. Questo è un aspetto importante. I colori infatti consentono di creare una divisione netta tra un elemento e un altro, rappresentano un segno distintivo, ma anche un modo per attirare l’attenzione. Quando si associa ciascun reparto a un colore, per esempio, si facilita la fruizione dell’informazione e la sua memorizzazione.

A chi rivolgersi

La questione della segnaletica riguarda le strutture pubbliche, ma anche quelle private, anch’esse tendenti al “gigantismo”. Emerge dunque la necessità di acquistare della segnaletica personalizzata, che possa piegarsi alle esigenze del wayfinding.

A chi rivolgersi? Un’idea è puntare all’online: il mercato è di nicchia e quindi è difficile individuare un negozio fisico ben fornito. TopEventiStore, e-commerce già specializzato in gadget, oggettistica e arredamento per eventi, da molto tempo si è specializzato anche nella segnaletica per strutture ospedaliere. Vende segnaletica in plexiglass, ma anche target, totem, kit adesivi, utili a segnalare percorsi a terra - come quelli improntati per l’emergenza Covid - e altro ancora.

L’offerta è ampia e varia, i prezzi più che equilibrati. Sullo sfondo, una modalità di spedizione che viene incontro alle necessità dell'acquirente.  

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