Il Comune di Nizza Monferrato vanta, come tutto il Nord Italia, una storia da protagonista nella Seconda Guerra Mondiale come movimento di lotta partigiano contro il fascismo. A tal proposito il Giardino dei Giusti vuole ricordare il poliziotto Giovanni Palatucci, uno dei “giusti” nel contesto della Shoah, lo sterminio pianificato dal governo nazista per l'annientamento totale della popolazione ebraica. In questa orribile atmosfera Palatucci si distinse salvando numerose vite.
Si deve arrivare ai giovani
L'assessore alla cultura Ausilia Quaglia: “Abbiamo inaugurato, dal 2019, il Giardino dei Giusti in cui compaiano pannelli celebrativi per ricordare chi ha speso la propria vita ad aiutare gli altri. 2 anni fa con l'aiuto della questura di Asti, avevamo creato un pannello proprio per Giovanni Palatucci. È una figura tutt'oggi molto dibattuta, alcuni credono fosse un collaborazionista, altri effettivamente un salvatore. Aggiungo ringraziando la Questura per l'occasione. Noi volevamo parlare anche con i giovani, avevamo intenzione di coprire due classi, ma loro ce ne hanno concesse sei. Le due date in questione sono il 16 e il 17 Febbraio. Nella prima sarà la terza media adulti Cpia e la terza media Nostra Signora delle Grazie, nella seconda invece saranno le 4 terze della scuola secondaria di primo grado Carlo Alberto dalla Chiesa”.
Aiutò italiani e stranieri a fuggire dall'olocausto
A occuparsi della biografia di Palatucci il primo dirigente, vicario del questore, Vittoria Rissone: “Nella prossima settimana ricorre l'anniversario della morte di Giovanni Palatucci, ucciso nel 1945. Lui era un ragazzo che si laureò in Giurisprudenza, il padre lo voleva avvocato, tuttavia fin dagli inizi egli non si sentiva parte di questo mondo e voleva scendere in campo: diventò poliziotto. Durante le leggi razziali viene inviato nella questura di Fiume (odierna Croazia ndr), e sinteticamente si rende conto del dramma. Deve affrontare una situazione drastica. Insieme a un gruppo di collaboratori fedeli, insieme alla sua autorità e con l'ufficio immigrazione comincia ad aiutare italiani e stranieri affinché fuggano dall'olocausto. È stato ulteriormente verificato dagli studiosi che in realtà Giovanni ha aiutato tante persone a fuggire, tranne se stesso, nel '45 infatti muore nel campo di concentramento a Dachau dopo esservi stato internato".
L'11 febbraio il riconoscimento nel giardino dei Giusti come insignito postumo della medaglia d'oro al valor civile. "Siccome la figura di Giovanni, percorrendo il periodo della Shoah, continua Rissone, può dare un forte segnale ai giovani abbiamo deciso di fare conoscere la sua figura a quest'ultimi. Se i ragazzi riescono a capire tramite dei filmati il significato dei sacrifici di lui come di tanti meno conosciuti, allora avremmo ottenuto un bel risultato. Non vogliamo sostituirci agli insegnanti, vogliamo agganciarci ai ragazzi, affinché riescano a capirne l'importanza, per incentivarli ad approfondire quei tempi tetri. Il 16 e 17 Febbraio quindi incontreremo scolaresche e invieremo giovani funzionari di neanche 30 anni che trasmettano il messaggio chiaro ai ragazzi su questi temi. Ringraziando ovviamente il comune, il sindaco e la giunta per la collaborazione”.
Funzionari giovani che sappiano interessare i giovani
I dovuti ringraziamenti arrivano anche dal sindaco di Nizza Monferrato Simone Nosenzo: “Grazie questura e questore, Sebastiano Salvo, accogliamo con grande soddisfazione l'iniziativa. Mi allineo a tutti voi. Percepisco l'importanza del ricordo di determinati eventi. Mi piace molto l'idea dei funzionari giovani, in modo da sviluppare più interesse negli adolescenti, sapendo parlare la loro lingua”.
Conclude il consigliere delegato alla promozione del territorio Maurizio Martino: “Visto che abbiamo parlato di determinati valori vorrei parlare del Giardino dei Giusti. Siamo, con molta fierezza, uno dei pochi comuni ad avere questo giardino. Vogliamo trasmettere dei valori nobili. Nonostante certi personaggi siano lontani geograficamente vogliamo rendere l'idea che la giustizia non ha distanze di alcun tipo”.