Viviamo in un posto bellissimo - 04 febbraio 2023, 07:30

Viviamo in un posto bellissimo pronto ad ascoltare Maria Vittoria

Puntata dedicata a un gruppo di amici d’aperitivo e in particolare all’appuntamento con una grande mostra fotografica di una di loro

Maria Vittoria Backhaus e Concetta

Maria Vittoria Backhaus e Concetta

Uno degli appuntamenti settimanali, normalmente imperdibili, è quello con un piccolo gruppo di amici. Amici di Aperitivo. Questo è il nome che ho in agenda Whatsapp. Non più di una quindicina, ci incontriamo da uno o dall’altro e spesso anche in alcuni bar della zona, il sabato in orario aperitivo. Scopo didascalico, ma prima ancora occasione di risate, commenti e racconti. Passare qualche ora con persone con cui stai bene.

Tra gli habitué Maria Vittoria e suo marito Giorgio, assieme alla mitica Concetta, il loro cane, tra i più socievoli e vivaci che conosca. Vivono da una ventina d’anni a Rocchetta Tanaro, trasferiti da Milano nel 2003, prima occasionalmente poi stabili, seguendo il fratello di Giorgio che aveva casa lì: Franz, ancora milanese, ma quando c’è, anche lui del giro. E fin qui, affari nostri e affari loro.

Giorgio e Maria Vittoria, Backhaus, non sono però due soggetti usualmente incrociabili per un aperitivo. Lui intellettuale e traduttore, principalmente delle opere filosofiche di Max Horkheimer e di Theodor Adorno, scelte, presumo, per una condivisione sentita di quanto tradotto, e lo capisco benissimo. Lei fotografa. Non proprio una qualunque. Appena ventenne aveva cominciato ad esprimersi come reporter, poi fotografa di moda e non solo. Dopo aver studiato scenografia a Brera e dopo un soggiorno parigino al seguito del maggio francese, collabora per il settimanale Tempo, nella seconda metà degli anni ’60 scattando fotografie durante eventi culturali, politici e musicali della scena beat. Nei primi anni ’80 inizia a collaborare con L’Uomo Vogue e Casa Vogue, con stilisti e designer, immortalando il momento di massima creatività di quegli anni e la nascita del Made in Italy. Da allora si specializza nello still life, nella fotografia di moda e di design. E’ considerata una fotografa di primissimo piano con sulle spalle l’organizzazione di una importante quindicina di mostre, la prima nel 1998 a Milano per Vogue Italia e la più recente alla Galleria La Fenice, a Venezia.

A Rocchetta Tanaro ha portato anche il suo archivio, enorme e bellissimo. Conseguenza del far parte di quella generazione di fotografi che ha una quantità incredibile di materiali non digitali, un patrimonio estetico e culturale dal valore artistico unico, racconto del nostro tempo. Racconto che a breve verrà messo in mostra a Casale Monferrato, dal 24 marzo a fine giugno. Celebrazione antologica imperdibile che sarà ospitata nelle spettacolari sale del castello, al piano nobile, appena ristrutturate.

Davide Palazzetti

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