Cultura e tempo libero - 17 febbraio 2023, 09:00

Venerdì 24 a Calamandrana la presentazione della rivista "Iter"

Con saggi e articoli sul Sud Astigiano. Appuntamento in Biblioteca alle 21

Venerdì 24 a Calamandrana la presentazione della rivista "Iter"

E’ uscito da alcune settimane il numero 46 della rivista del territorio ITER (fondata nel 2005, direttore Giulio Sardi), nella quale si combinano figure, eventi, anniversari, propensioni del territorio, storie locali e recensioni, dando corpo a oltre 130 pagine ricche di spunti.

Tra i tanti contributi di questo numero, spiccano tre saggi che a vario titolo riguardano il Sud Astigiano: quello di Giuliano Giovine (A Noi! Squadrismo fascista tra Nizza e Calamandrana verso la “Marcia su Roma”), e due interessanti articoli di Vittorio Rapetti e Massimo Branda, che rispettivamente parlano della nascita dell’industria enologica e dell’Asti Spumante.

Giuliano Giovine ricostruisce, a partire dai documenti ritrovati nell’Archivio di Stato di Alessandria (la Provincia di Asti verrà ricostituita solo nel 1935), il clima di disordini e violenze che precedettero la presa del potere da parte di Mussolini. Quello del professor Rapetti è un ampio saggio dedicato alle origini dell’industria enologica tra Torino, Il Monferrato e le Langhe, che prende in considerazione i fattori di crescita, il ruolo di tecnici ed imprenditori, le “macchine” e l’invenzione dei trainanti “vini speciali”.

Massimo Branda traccia invece un interessante percorso sui modi in cui l’Asti Spumante assume un ruolo identitario, anche grazie alla pubblicità, prima col contributo di artisti e grafici, poi delle voci della radio, e infine grazie alle immagini televisive, fino ad arrivare al web.

I tre autori di questi saggi interverranno venerdì 24 nella Biblioteca Civica di Calamandrana, per presentare i propri lavori e discuterne col pubblico.

La serata, presentata da Liliana Gatti, è organizzata dalla Biblioteca Civica di Calamandrana e dall’associazione Le Colline della Cultura, in collaborazione con l’associazione Memoria Viva Canelli e Impressioni Grafiche e col patrocinio del Comune di Calamandrana. Ingresso libero.

Giuliano Giovine è nato a Canelli nel 1949 e risiede a Torino. Operaio per dieci anni, laureatosi in Pedagogia, è stato cultore di Storia Contemporanea alla Facoltà di Scienze Politiche di Torino. Docente per trent'anni, di cui gli ultimi venti come insegnante di Filosofia e Storia nei Licei. Ha pubblicato, con Paola Sobrero: Dal laboratorio alla taverna. Condizioni materiali e identità sociale di una 'aristocrazia operaia' piemontese: i bottai di Canelli, in "Movimento operaio e socialista", N. 3 - Anno VIII 1985. Docente per trent'anni, di cui gli ultimi venti come insegnante di Filosofia e Storia nei Licei.

Vittorio Rapetti è nato ad Acqui Teme, dove è stato a lungo insegnante di scuola superiore. Impegnato nell’Azione Cattolica, è studioso di storia contemporanea e componente dell’Istituto per la Storia della Resistenza di Alessandria, collabora alle riviste Quaderno di storia contemporanea e Iter. Ha pubblicato numerosi saggi di storia economica (tra i quali Uomini, colline e vigneto in Piemonte, e Alessandria provincia viticola) e socio-religiosa (I Vescovi della Chiesa di Acqui, Laici nella chiesa, cristiani nel mondo, Tra Papa e Nazione: i cattolici di fronte alla guerra). Si è occupato di didattica costituzionale (con la mostra “Dalla Resistenza alla Costituzione”) e di storia locale, curando, tra gli altri, Memoria della Resistenza e resistenza della memoria nel’Acquese, Gli ultimi testimoni, di Gianna Menabreaz, La giusta parte 1933-1945 e Il mio tempo, di Pietro Reverdito. Il suo saggio Popolari, socialisti e fascisti nel primo dopoguerra in provincia di Alessandria è stato pubblicato su QSC 71.

Massimo Branda è nato a Canelli e si è laureato a Genova in Economia e Commercio, per poi lavorare per decenni, in Italia e all’estero, come dirigente industriale in grandi gruppi multinazionali. Oltre a pubblicare saggi su riviste specializzate in ambito di amministrazione aziendale, ha scritto per Iter la ricostruzione del “caso Gavotti”, primo maxi processo per corruzione elettorale nella storia d’Italia, e una storia dell’opera lirica L’Assedio di Canelli. Ha inoltre contribuito all’organizzazione della recente mostra Novant’anni di bollicine, dedicata all’anniversario della costituzione del Consorzio dell’Asti. E’ stato per due mandati presidente dell’associazione Memoria Viva di Canelli.

Comunicato stampa

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