“Apprezziamo la disponibilità al confronto manifestata dal Governo sul nodo dei bonus edilizia, riteniamo che le ipotesi prospettate siano un primo passo, ma non ancora risolutive”. Lo ha affermato Roberto Dellavalle, presidente di Confartigianato Asti, in merito all'incontro tra l’Esecutivo e i rappresentanti delle Associazioni di Categoria.
“Auspichiamo che vengano individuate rapidamente le modalità più efficaci per affrontare le priorità dello sblocco dei crediti incagliati degli imprenditori che hanno effettuato lavori utilizzando lo sconto in fattura e la cessione del credito - continua il presidente Dellavalle -, bisogna passare dalle parole ai fatti è trovare concrete soluzioni praticabili ed immediate”.
Un giudizio analogo è stato espresso anche da Enzo Tanino, presidente provinciale e regionale degli edili di Confartigianato, secondo cui “occorre agire su tre fronti aumentare la capacità di assorbimento dei crediti da parte del sistema creditizio consentendo alle banche di compensare i crediti da loro acquisiti con parte dei debiti contenuti nei modelli F24 presentati ai loro sportelli della clientela. Nonché prevedere, dopo un check sull’assorbimento dei crediti da parte del sistema bancario, l'acquisto dei crediti da parte di un acquirente pubblico di ultima istanza per la parte non acquisita e ampliare per i benefici dei crediti l’arco temporale dei crediti in compensazione in assenza della necessaria capienza fiscale del beneficiari, che rischierebbero altrimenti di perderli così come anche la possibilità di attualizzare le somme presenti sul cassetto fiscale e relative ad anni futuri”.
Confartigianato inoltre chiede di rinviare con provvedimento urgente dal 16 febbraio ad almeno fine febbraio 2023, data entro la quale è necessario aver presentato la CILA per poter mantenere la possibilità di cessione/sconto del credito. “Mentre per gli interventi di edilizia libera va prevista una specifica modalità per dar prova dell'inizio lavori”, conclude Dellavalle.
“Se non si vuole veder venir meno i 2,1 punti di crescita del PIL avvenuti tra il 2019 e 2022 e un considerevole e registrato aumento degli occupati sul settore costruzioni – completa il direttore di Confartigianato Asti, Giansecondo Bossi – il sistema va reso semplice per evitare la ragnatela burocratica come avvenuto che di fatto non ha evitato speculazioni e truffe e nello stesso tempo non si possono mettere in discussione gli impatti positivi in termini di risparmio energetico e gli effetti sul bilancio dello Stato, ecco perché dalle tante parole e recenti impegni elettorali le imprese si aspettano fatti concreti e nessuno si deve tirare indietro”.