Mediante una nota stampa pubblicata sul proprio sito internet, l’AGID (Agenzia per l’Italia Digitale), comunica che, a far data dal 23 aprile prossimo, Intesa (società del gruppo Kydryl Company, pertanto da non confondersi con il quasi omonimo gruppo bancario Intesa Sanpaolo) non sarà più uno dei gestori di ‘identità digitale’ abilitati dalla stessa AGID, poiché il gestore ha deciso di uscire dal gruppo di provider attualmente autorizzati a rilasciare SPID (Sistema Pubblico di Idenità Digitale).
L’Agenzia comunica altresì che, chi ha attivato la propria SPID tramite Intesa, potrà ottenere gratuitamente nuove credenziali SPID da un altro gestore accreditato a propria scelta, sulla base delle modalità previste dalle norme.
Entro il 31 marzo, Intesa informerà tutti i propri utenti della variazione, comunicando loro le modalità da seguire per ottenere le nuove credenziali di accesso. Per maggiori informazioni si può comunque fare riferimento all’indirizzo info_spid@intesa.it
IL BRACCIO DI FERRO GESTORI-GOVERNO SULLA SPID
La decisione del provider si inserisce nell’ambito di una trattativa, tutt’altro che semplice, sul futuro della SPID stessa, con da una parte i gestori autorizzati che vorrebbero un drastico incremento dei fondi stanziati per la gestione delle identità digitali e dall’altro il governo Meloni che vorrebbe invece dar vita a un nuovo sistema di identità digitale che accorpi la SPID e l’attuale CIE (Carta d’Identità Elettronica)