Intervenendo di fronte a un folto pubblico, tra cui figuravano numerosi avvocati, il parlamentare Enrico Costa, responsabile Giustizia di Azione e già viceministro della Giustizia, ha tracciato un quadro critico sulla situazione della giustizia italiana durante un incontro al Municipio, promosso dal coordinamento astigiano del Terzo Polo, dal titolo "Esiste ancora in Italia lo Stato di diritto?".
Introdotto da Luigi Florio, responsabile provinciale di Azione, e da Barbara Baino di Italia Viva, Costa ha denunciato come una minoranza di magistrati principalmente della pubblica accusa, in cerca di visibilità e potere, condizioni l'intero sistema giudiziario con inchieste finalizzate solo a dare notorietà a chi le conduce, screditando così il sistema giustizia italiano.
Il parlamentare ha evidenziato il principio della presunzione di innocenza come fondamentale per il nostro ordinamento, ma spesso eluso da un sistema di smisurata pubblicità alle indagini prima che sia possibile agli accusati qualsiasi forma di difesa.
Costa ha inoltre ricordato come alcune sue recenti proposte, diventate leggi, abbiano suscitato forti reazioni da parte dell'Associazione Nazionale Magistrati, accusata di politicizzare la giustizia e favorire il magistrato meno bravo ma inserito all'interno di una corrente.
Il parlamentare ha infine assicurato l'impegno del Terzo Polo e suo personale per favorire una riforma della giustizia che ripristini l'imparzialità e il carattere di mero servizio della magistratura. Durante l'incontro si sono succeduti diversi interventi da parte del pubblico, tra cui quello del presidente della Camera Penale di Asti, Davide Gatti.