Al palazzo dell’Enofila di Asti, sede provvisoria della scuola secondaria di primo grado Jona, ha avuto luogo un incontro coi genitori dell’IC1, una platea di almeno duecento persone per l’evento conclusivo del progetto ‘Generazione social’ per parlare di educazione, internet, videogiochi e per premiare i lavori realizzati su queste tematiche dalle classi 4^ e 5^ delle primarie Baracca e Ferraris e delle classi prime della Jona.
Un cammino iniziato oltre due anni fa dal confronto spontaneo tra insegnanti e genitori di diverse realtà scolastiche astigiane per riflettere insieme su alcune emergenze educative legate all’uso dei dispositivi digitali. Quest’anno la rete di collaborazioni s’è allargata: oltre all’associazione Genitorinsieme anche la sezione locale del Cai, la Biblioteca Astense e l’IIS Vittorio Alfieri. Lo scorso anno l’associazione Genitorinsieme ha svolto un’indagine sulle abitudini digitali dei bambini tra i 9 e i 12 anni e dei loro genitori attraverso un questionario al quale hanno partecipato circa 1.700 alunni in tutta la città di Asti: gli insegnanti sono partiti dall’analisi di quei dati per cercare delle risposte di tipo educativo.
“Se lasciati senza regole o controllo – afferma Laura Cariati, insegnante referente del progetto – è molto più facile per i ragazzi imbattersi in situazioni spiacevoli, occorrono regole sull'utilizzo degli schermi durante l'infanzia e la pre-adolescenza, scuola e famiglia dovrebbero dare le stesse indicazioni”.
“Nel nostro istituto – prosegue Cariati – da qualche anno s’è deciso di potenziare l’educazione digitale con progetti come il ‘Patentino dello smartphone’ e ‘Generazione social’, ma nessun intervento educativo può essere sufficiente senza il coinvolgimento attivo delle famiglie. Il genitore ha il primo ruolo di educatore, è quindi necessario, se vuole che il figlio usi il web in modo responsabile, che dia il buon esempio e lo indirizzi verso le opportunità che la rete offre: essere educatori e genitori è sempre più complesso, non sarebbe male un corso anche per un ‘Patentino di genitori digitali’”.
Quest’anno anche la pedagogista Licia Coppo ha collaborato incontrando prima gli alunni e poi le famiglie cui ha ribadito l’importanza di costruire un pensiero educativo condiviso sulle regole per la gestione della tecnologia (usando il principio di gradualità), e ha fornito consigli utili e pratici ai genitori. Negli ultimi anni ad Asti ci sono stati vari appuntamenti per sensibilizzare i genitori su tematiche pedagogiche, basti pensare al lavoro svolto dal ‘Cantiere genitori’ curato da Isabella Sorgon dell’IC3, la cui mancanza quest’anno s’è fatta sentire; il successo di un progetto strutturato come ‘Generazione social’ dimostra che genitori e ragazzi non si sottraggono se coinvolti dalla scuola.






